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Il Consiglio dei Ministri del 22 settembre ha sospeso gli sfratti fino al 30 giugno 2007 per le famiglie con un reddito inferiore a 27 mila euro, in cui siano presenti figli a carico, ultrasettantenni, malati terminali o disabili oltre il 66 per cento di invalidità residenti nei capoluoghi di provincia con oltre 10 mila abitanti. Tale provvedimento avrà effetti soltanto se i Comuni adotteranno un Piano Casa.
Per questo si è costituita in Prefettura un’apposita Commissione, composta dai sindacati inquilini, le associazioni della proprietà e i Comuni di Torino, Venaria, Settimo T.se, Orbassano, Moncalieri, Collegno, Rivoli, Nichelino e San Mauro T.se, che ha subito lanciato un appello al Consiglio Regionale del Piemonte perché faccia in fretta e porti subito alla discussione dell’aula il nuovo “Programma Casa: 10mila alloggi in affitto entro il 2012”, già varato dalla Giunta regionale.
Gli assessori alla Casa dei Comuni di Torino, Nichelino, Venaria Reale, San Mauro T.se, Settimo T.se, Borgaro T.se, Collegno, Rivoli, Orbassano e Grugliasco hanno insieme sottoscritto l’appello rivolto al Consiglio regionale del Piemonte.
“Non vorremmo – ha detto Tricarico – che l’emergenza casa in Piemonte fosse sottovalutata a scapito di discussioni certamente prioritarie come la Tav e il piano antismog, con il risultato di far slittare al prossimo anno l’approvazione del testo. Senza il piano regionale non possono infatti partire i piani locali”.
A dimostrazione della gravità della situazione, anche il ministero delle Infrastrutture aprirà, entro 90 giorni, un tavolo di concertazione con Regioni e Comuni, al fine di aumentare l’offerta di alloggi pubblici (anche attraverso l’acquisizione, la ristrutturazione o la manutenzione degli edifici esistenti) e l’avvio di un piano complessivo sulla casa.
“La nostra preoccupazione – ha detto al margine dell’incontro Giovanni Baratta del Sicet – è che, pur associandoci all’appello dei Comuni, i Comuni stessi lavorino con urgenza alla predisposizione dei piani”.
Anche Andrea Parvopasso, presidente Sunia, sottolinea l’importanza di “avviare rapidamente i lavori della Commissione, al fine di armonizzare il Programma regionale con i Piani che i comuni devono predisporre, vista la carenza di tempo e di risorse disponibili”.
(mm)
Torino, 23 Ottobre 2006