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Sarà una delegazione del Comune a presentare al governo Prodi il dossier sulla candidatura di Torino ad ospitare l’esposizione universale del 2015. Credenziali per il capoluogo piemontese, l’ottimo risultato raggiunto in termini di organizzazione e immagine internazionale nelle XX Olimpiadi invernali del febbraio scorso. Torino, in lizza con altre città italiane, concorre a ospitare fra nove anni 25 milioni di visitatori su una superficie molto grande, alcuni milioni di metri quadrati, come lo è quella delle Basse di Stura. Qui potrebbero trovare casa gli spazi espositivi di 150 Paesi, in un luogo che l’Amministrazione comunale intende riqualificare. Il dossier Torino, approntato su incarico del Comune da ITP (Invest in Turin and Piedmont), tema principale la conoscenza, avanza anche l’ipotesi di una valutazione di una candidatura allargata sulla macroregione europea del Nord Ovest, coinvolgendo oltre Torino, il capoluogo lombardo e Genova, valorizzando e catalizzando così i processi di integrazione e collaborazione avviati per accrescere la competitività dell’area.
Circa il ruolo della città, già lo scorso 24 marzo il Sindaco Sergio Chiamparino aveva annunciato la volontà di candidare di Torino a ospitare l’esposizione. Nel corso dell’estate, dopo l’annuncio da parte del Sindaco Moratti di far ottenere l’assegnazione dell’Expo a Milano, era scaturita una proposta da parte del Primo cittadino torinese a candidare il Nord Ovest. Per la preparazione di un evento di tale portata si stima sia necessario un budget che oscilla tra i 3 e i 5 miliardi di euro. Ora la convocazione della prossima settimana a Palazzo Chigi. Prossima tappa la domanda del Governo italiano al Bureau Internazionale des Exposition, con sede a Parigi, che dovrà pronunciarsi entro il 2008 sulla destinazione dell’Expo. Per ora sul tavolo dell’organizzazione giace solo candidatura della Turchia con Smirne.
Questa mattina il dossier è stato illustrato ai componenti della I e V Commissione consiliare. Il documento potrebbe ottenere nelle prossime settimane l’avallo del Consiglio comunale.
(gf)
Torino, 27 Settembre 2006