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Oggi alle ore 17 il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, ha incontrato una delegazione di cassaintegrati Fiat che da oltre un anno sono in attesa di un rientro in azienda. Oltre al sindaco e alla delegazione di 11 persone era presente il presidente della Circoscrizione 10, Maurizio Trombotto.
Il 2 maggio 2005, nel pieno della crisi dell’azienda manifatturiera torinese, circa 850 tra impiegati e tecnici specializzati furono posti in cassa integrazione con la promessa di un prossimo rientro. Di questi, 670 (550 impiegati e 120 operai) sono ancora a casa in attesa di un segnale che, afferma la delegazione, dovrebbe essere positivo, visto l’attuale momento favorevole attraversato dalla Fiat.
Il sindaco, nell’assicurare che è a conoscenza del problema e che il Comune ne segue con preoccupazione le evoluzioni, ha sottolineato che il Governo sta affrontando il problema d’intesa con Fiat, sindacati e con lo stesso sindaco per cercare una soluzione che sarà probabilmente contenuta in un emendamento da inserire nella prossima Legge Finanziaria. “Colgo favorevolmente la positiva volontà politica del ministro Damiano – ha sostenuto Sergio Chiamparino – di voler chiudere questa vicenda attraverso un aggancio alla pensione per quanti si trovano in età adeguata e con un piano di graduale rientro per tutti gli altri, da discutere tra azienda e rappresentanti dei lavoratori. Sto collaborando con il ministro perché questa soluzione vada finalmente in porto”.
(mm)
Torino, 2 Agosto 2006