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Sono 314 i cantieri in corso del Comune di Torino, per un totale di 404milioni di euro e 800 tecnici addetti. In che modo è possibile controllare tutti questi lavori pubblici?
Se ne è parlato oggi, durante la seduta congiunta della Commissione Controllo di Gestione e la I Commissione Bilancio presiedute rispettivamente da Ennio Galasso (An) e Gioacchino Cuntrò (L’Ulivo) alla presenza dell’ingegnere Giambattista Quirico, vicedirettore generale dei servizi tecnici del Comune di Torino.
Infatti con la legge 494/1996 il committente, (in questo caso l’Amministrazione), condivide la responsabilità con l’impresa esecutrice. Per questo motivo, le verifiche e gli adempimenti nei confronti dell’appaltatore devono essere scrupolosi.
In sede di aggiudicazione dell’appalto si richiede e si verifica il DURC, che è il documento unico di regolarità contributiva e rappresenta la fotografia dei pagamenti dell’impresa verso gli enti previdenziali.
Il passo successivo è il controllo e l’aggiornamento sul Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e il Piano Operativo di Sicurezza (POS) redatto dall’appaltatore.
Altro punto fondamentale è rappresentato dalla pianta organica dei lavoratori e l’identificazione del personale in cantiere attraverso apposito tesserino, prescrizione prevista nel capitolato speciale di appalto.
Non mancano le verifiche periodiche sullo stato di avanzamento lavori e in cantiere del personale presente e del rispetto delle prescrizioni in materia di sicurezza.
Analoghi controlli vengono effettuati sulle imprese subappaltanti e a partire dal 4 luglio 2006, appaltatore e subappaltatore condividono la responsabilità in solido nel rispetto degli obblighi di versamento delle ritenute fiscali di lavoro dipendente e dei contributi previdenziali, assicurativi ed infortunistici.
Sono intervenuti al dibattito i consiglieri: Ferrante (RC), Lonero (AN), Cuntrò (L’Ulivo).
(a.br.) Ufficio Stampa del Consiglio Comunale
Torino, 25 Luglio 2006