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Questo pomeriggio il Consiglio comunale , presieduto da Beppe Castronovo, ha discusso, su richiesta delle opposizioni, la questione “Sicurezza “a San Salvario, tra corso Massimo D’Azeglio, , via Madama Cristina, corso Vittorio Emanuele, corso Marconi e via Nizza.
Il Vicesindaco Tom Dealessandri ha ricordato la recente rissa tra due gruppi di senegalesi e nigeriani per il traffico di stupefacenti e la successiva protesta dei residenti. “Una protesta - ha ricordato il Vicesindaco – molto civile che ha evidenziato da parte dei cittadini la volontà di avere una situazione di normalità all’interno di quell’area”.
La soluzione prospettata per avere più “sicurezza” nel quartiere San Salvario sarebbe quella di una gestione dell’ordine pubblico legata ad una maggior presenza delle Forze dell’Ordine per evitare il commercio e il traffico di sostanze stupefacenti. Subito dopo la scesa in strada dei cittadini residenti sono stati fatti degli accertamenti da parte delle Forze dell’Ordine con espulsioni e arresti.
Dealessandri ha poi comunicato che negli ultimi 6 mesi sono stati fatti 436 accertamenti di polizia amministrativa, 12 sequestri, 19 arresti in flagranza e 108 notificazioni di reato.
Una delle soluzioni per restituire sicurezza ai cittadini del quartiere è in fase di studio: armonizzare gli orari di chiusura dei negozi artigianali dell’area con quella degli esercizi commerciali. Così si eviterebbe di avere negozi aperti a tarda ora e più sicurezza nelle vie del quartiere.
Durante il dibattito sono intervenuti i Consiglieri comunali : Ghiglia di An ha detto come in San Salvario ci sia bisogno di un corpo di Polizia Speciale di Vigili Urbani con le dotati di proiettili di gomma e “pinze elettriche” per vigilare meglio l’area; Ventriglia sempre di A.N. ha ricordato come la politica di integrazione del Comune sia stata fallimentare; Angeleri dell’U.D.C.ha precisato che Torino è tra le prime dieci città d’Italia per gli omicidi, tra le cinque per i furti e tra le prime tre per i reati comuni; Gallo dei Comunisti Italiani ha sottolineato come San Salvario sia invece un bel quartiere multietnico dove la politica sulla sicurezza va comunque più organizzata con i vigili di quartiere. Ferraris di Forza Italia ha ricordato come la scesa in strada dei cittadini per protestare civilmente sia un dato di fatto sulla mancanza di sicurezza nel quartiere. Per Cassano di Rifondazione Comunista servirebbe un ottimizzazione dei vigili urbani come risorsa e non come polizia speciale. Bonino della Rosa nel Pugno ha chiesto che siano fatti più controlli sugli edifici di San Salvario, visto che i maggiori problemi nascono dal degrado ambientale. Carossa della Lega Nord ha sottolineato che l’integrazione si fa con il rispetto delle leggi e non con le notti bianche e le feste del quartiere. Per Giorgis dell’ Ulivo una discussione sulla sicurezza non si può fare in 5 minuti ma occorre una sede per avanzare proposte. Bisogna far rispettare la legge ma anche rendere vivibile il territorio. Buquicchio dell’Italia dei Valori ha ricordato che i Vigili Urbani possono svolgere il compito di polizia giudiziaria come ausiliari e non in prima fila.
(G.S.) - Ufficio Stampa del Consiglio comunale
Torino, 17 Luglio 2006