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Con 35 voti favorevoli e 1 astenuto, è stata approvata questa sera in sala Rossa la delibera relativa alla fusione fra AEM Torino e AMGA Genova. Hanno votato a favore, oltre ai partiti di maggioranza (DS, Margherita, Comunisti italiani, Verdi, Udeur) anche Forza Italia, AN e Rinnovamento leghista. Si è astenuto Rifondazione comunista.
In concomitanza con l’approvazione di analogo provvedimento da parte del Consiglio comunale di Genova, si è dato il via alla nascita di uno dei principali operatori italiani per la produzione e la distribuzione dell’energia che opererà prevalentemente nel Nord Ovest e sull’asse del Tirreno.
La delibera - come ha sottolineato l’assessore Peveraro nell’introduzione al dibattito - definisce i criteri di partecipazione alla struttura nascente, costituita da una holding finanziaria partecipata, in modo paritetico, al 50% dal comune di Genova e al 50% dal Comune di Torino. La holding finanziaria, con sede nel capoluogo ligure, controllerà il 51% della società quotata, che avrà invece sede a Torino.
Quest’ultima opererà attraverso quattro società caposettore, controllate al 100%. Due di esse, con sede a Torino, si occuperanno l’una di produzione e distribuzione di energia elettrica e calore, l’altra di servizi agli enti locali e gestione di infrastrutture per le telecomunicazioni.
Le altre due, con sede nel capoluogo ligure, opereranno nei campi dell’approvvigionamento e vendita di gas, energia elettrica, energia termica e della gestione del servizio idrico integrato e distribuzione gas.
I Comuni di Torino e di Genova designeranno rispettivamente presidente e vicepresidente della holding finanziaria. A Genova spetterà il presidente della società quotata e a Torino l'amministratore delegato.
Dopo la riunione dei Consigli di Amministrazione di AEM e AMGA di domani mattina, a marzo si riuniranno le rispettive assemblee. A fine luglio è prevista la conclusione dell’operazione.
Durante il dibattito, concluso dal sindaco, sono intervenuti i consiglieri: Tealdi, Ventriglia, Castronovo, Cugusi, Cuntrò, Nigro, Fucini, Passoni, Ferragatta, Marino, Giorgis e Crosetto.
Il Consiglio comunale ha approvato una mozione che impegna il sindaco ad adoperarsi affinché la nuova società “predisponga un bilancio sociale e ambientale che tenga conto anche di un codice etico e dell’impegno nella promozione dello sviluppo sostenibile”.
F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 25 Gennaio 2006