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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2006


PRESENTATI OGGI IN GIUNTA I QUATTRO POSSIBILI TRACCIATI DELLA LINEA 2

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Oggi la Giunta comunale ha affrontato il tema del possibile tracciato della linea 2 di metropolitana. A fornire gli spunti tecnici utili a valutare gli scenari possibili erano presenti i responsabili della Divisione Mobilità del Comune e dell’Agenzia per la Mobilità metropolitana.

Lo studio ha tenuto conto delle otto direttrici principali di accesso alla città entro l’area di riferimento della mobilità urbana che conta, oltre a Torino, altri 31 comuni.

Si è calcolato che, attualmente, gli spostamenti effettuati in ora di punta con uso del mezzo pubblico sono circa 112 mila (34 percento del totale), quelli effettuati con uso del mezzo privato sono 245 mila.

La domanda di mobilità, se si effettua una proiezione della domanda 2004 sul 2020-25, è prevista crescere di circa 23 mila spostamenti (+7%), con un aumento del trasporto privato del 10,4%, mentre il trasporto pubblico crescerebbe soltanto dello 0,3%.

Il quadro muterebbe moltissimo con l’inserimento di una nuova linea di metropolitana. Se è ormai consolidata l’ipotesi di servizio per la zona sud della città, con il tracciato che va da Orbassano fino a Porta Nuova, passando per corso Orbassano e corso Turati, per la zona nord si prospettano quattro diversi scenari, che riguardano non soltanto il percorso del nuovo metrò, ma anche il tracciato della Ferrovia Torino-Ceres e l’utilizzo del trincerone che porta alla stazione Vanchiglia.

Con la nuova linea 2, l’attrattività del trasporto pubblico aumenta considerevolmente e “cattura” circa 70 mila spostamenti.

Tali “diversioni” stimate costituiscono un aumento dell’ordine del 60% rispetto alla mobilità pubblica attuale e una diminuzione dell’ordine del 20% rispetto alla mobilità privata attuale (-46 mila viaggi circa), con un deciso cambiamento di rotta della bilancia del trasporto pubblico, che balza al 51 percento del totale degli spostamenti nell’area metropolitana.

Gli effetti sul decongestionamento del traffico, tenute in conto anche le nuove opere che saranno nel frattempo ultimate, come la Spina centrale in fase di completamento, saranno notevoli: il sistema di trasporto privato perderà circa 40 mila viaggi in auto (rispetto alla situazione attuale); la diminuzione della domanda, oltre alla presenza delle nuove infrastrutture, consentirà il decongestionamento della rete viaria e genererà una consistente riduzione (11 minuti) del tempo medio di viaggio (a parità di distanza media percorsa e con minime variazioni nelle varie opzioni).
(mm)

Torino, 28 Marzo 2006


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