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Il Consiglio comunale ha approvato stasera una Mozione per il ritiro del contingente italiano in Iraq (27 voti favorevoli, nessun contrario, nessun astenuto e un non partecipante al voto).
Nella Mozione si chiede al Governo e al Parlamento il rientro dei nostri soldati nei tempi tecnicamente necessari, definendone le modalità, anche in consultazione con le autorità irachene (al governo dopo le elezioni dello scorso dicembre), affinché le condizioni di sicurezza siano garantite.
Il rientro – continua la Mozione – andrà accompagnato da una forte iniziativa politica per sostenere nel migliore dei modi la transizione democratica in Iraq, per contribuire a indicare una via d’uscita che consenta al Paese di approdare a una stabilità democratica, consegnando agli iracheni la piena sovranità sulla loro terra.
La Mozione parte dalla premessa che non sia più sostenibile la situazione in Iraq e non rinviabile un’iniziativa per porre fine allo stato di occupazione militare e alla crescente sofferenza delle popolazioni civili. Inoltre – si sottolinea – che la drammatica spirale di violenza, attentati, azioni di guerriglia sta provocando una lunga scia di sangue tra militari e civili.
E’ ormai dimostrato – continua la Mozione – il fallimento del tentativo di esportare i valori della democrazia, provocando la proliferazione dell’odio anti- occidentale che offre ottime ragioni alla propaganda fondamentalista.
Nella mozione si constata come sia assodato che una buona parte delle motivazioni adottate per l’inizio della guerra (armi di distruzione di massa) fossero menzogne costruite ad arte.
Infine, il documento valuta urgente avviare una straordinaria iniziativa e un percorso politico volto a considerare come necessaria la discontinuità con la guerra unilaterale e l’occupazione militare. Si tratta di perseguire con ogni mezzo – conclude – il ritorno sulla scena dell’Onu con un ruolo di protagonista quale forza di stabilizzazione.
R.T. - Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 28 Marzo 2006