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Commemorato questo pomeriggio in sala Rossa a Palazzo civico Silvio Ortona, consigliere comunale dal giugno 1970 all’aprile 1971, nelle fila del Partito comunista.
Nato a Casale Monferrato (AL) il 24 maggio 1916, ebreo, cugino di Primo Levi, laureatosi nel ’37 in legge, nel ’38 viene sospeso dall’attività notarile per motivi razziali.
A Milano, nel 1940, comincia la sua militanza antifascista.
Nel periodo della Resistenza, dal 43 al 45, aveva ricoperto il ruolo di capo di stato maggiore del raggruppamento divisioni partigiane “Garibaldi”, nel biellese.
Successivamente assunse la direzione del settimanale “L’amico del popolo”, di Vercelli.
Dal 1948 al 1958 fu eletto deputato alla Camera.
Durante la sua presenza in Consiglio comunale si occupò in modo particolare di norme relative alla tutela dell’igiene ed alla sistemazione del mattatoio pubblico.
Morì a Ciriè il 6 marzo dello scorso anno.
La figura di Ortona è stata illustrata dal presidente del Consiglio comunale Alessandro Altamura. Nel corso della cerimonia è intervenuto il consigliere Manfredo Montagnana che ha ricordato come l’impegno di Ortona nella comunità ebraica di Torino renda il suo ricordo più vivo e vicino. Dopo di lui Giovanni Nigro ne ha sottolineato l’attività sindacale, soprattutto in relazione al controllo dei prezzi e delle tariffe.
In conclusione della cerimonia è intervenuto il sindaco Sergio Chiamparino che ha evidenziato come Ortona avesse chiaro un modello di sviluppo della Città non solo incentrato sull’industria ma anche su altri settori dell’economia, come ad esempio l’agricoltura.
“Proprio per l’attenzione che riservava all’agricoltura – ha concluso il sindaco - era stato amichevolmente soprannominato “fruta e vërdura”.
F.D'A. - Ufficio stampa Consiglio comunale
Nella foto:
I familiari di Silvio Ortona: in prima fila la moglie Ada con i figli e un nipote
Torino, 27 Marzo 2006