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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2006


PIU’ SERVIZI A CASA PER I CITTADINI BISOGNOSI DI CURE SANITARIE

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Un accordo tra le 4 Aziende sanitarie locali della città e il Comune è stato sottoscritto con l’obiettivo di rendere maggiormente efficiente il modello torinese di offerta di prestazioni domiciliari sociali e socio sanitarie. Il documento prevede l’integrazione tra i Servizi sociali e quelli Sanitari allo scopo di migliorare le condizioni di vita di quanti sopportano il disagio di una lunga malattia.

L’iniziativa riguarderà inizialmente i minori, i disabili, gli adulti in difficoltà e gli anziani, categorie sociali tradizionalmente più deboli, da tutelare e da aiutare, anche sotto il profilo umanitario. I pazienti ammalati, curati in ospedale, terminata la fase acuta della patologia, potranno d’ora in poi tornare a casa dove continuare le cure riabilitative, seguiti da medici e dalle stesse badanti, in una forma di continuità terapeutica, senza sopportare il disagio della lontananza dagli affetti familiari e del ricovero. L’accordo sancisce, infatti, il diritto alla continuità assistenziale nel percorso terapeutico e riabilitativo.

Attraverso la valutazione di un medico dell’Asl e il riscontro del personale dei Servizi Sociali della propria zona di residenza, concluse le fasi acute della malattia che avevano reso necessaria la permanenza in ospedale, si potrà scegliere di tornare alla propria abitazione, senza più dover cercare sistemazione nelle strutture per lungodegenti.

Comune e Asl, attraverso i servizi infermieristici e riabilitativi accreditati, garantiranno d’ufficio la continuità, sia delle prestazioni sanitarie, sia di quelle assistenziali.

Restando a casa sarà attivata una rete complessa e diversificata di prestazioni attraverso il coinvolgimento del Terzo settore, del privato sociale e del volontariato finalizzata alla pluralità di offerta a sostegno della libera scelta del cittadino. Il riconoscimento della centralità della persona e della sua rete parentale porterà alla valorizzazione del lavoro di cura, del ruolo delle famiglie e delle reti solidaristiche.

Si privilegeranno quindi le azioni volte a evitare l’istituzionalizzazione e i ricoveri impropri grazie anche all’accessibilità alle risorse mediante il perfezionamento delle modalità informative e delle azioni di orientamento.

Soddisfazione è stata espressa per questo lavoro di cooperazione e collaborazione dal Commissario Alberto Andrion , dai Direttori generali Claudio Brambati, Giuseppe De Intinis, Giulio Fornero e dall'Assessore ai Servizi Sociali del Comune, Marco Borgione.

(gf)

Torino, 7 Marzo 2006


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