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L’assessorato all’Ambiente e Verde pubblico della Città di Torino comunica, nel testo che segue, le iniziative e le idee di fondo che hanno animato le proprie politiche ambientali nel coso degli ultimi anni.
Torino sta vivendo un periodo di profonda trasformazione che vede convivere i nuovi bisogni (l’emergenza immigrazione, l’invecchiamento progressivo della popolazione, l’impoverimento di fasce consistenti di cittadini) con le nuove prospettive di sviluppo economico ed industriale. Si tratta, quindi, di delineare i possibili scenari futuri in presenza di diverse ipotesi di sviluppo.
Nel caso in cui lo stabilimento della FIAT Mirafiori riuscisse a diventare la sede della produzione dei monovolume e di qualche altro modello, fra cui, auspicabilmente con motore a basso impatto ambientale (oggi a metano), con un ritorno della produzione a quota 240 mila unità, si potrebbero recuperare almeno 6.600 posti di lavoro di cui 4.500 nel settore autoveicolistico.
Se, invece, ci fosse un’ulteriore riduzione del 50% della produzione, sparirebbero altri 126 mila posti di lavoro, ossia il 14% del tessuto economico locale. Infatti, l’auto a Torino, è un sistema che produce sì, a Mirafiori, ma, anche, il 40% della componentistica nazionale
e per gli assemblatori esteri.
L’evento olimpico ha prodotto 4400 unità lavorative aggiuntive che, tuttavia, dureranno un anno solo ed impatta per il 32% sul settore turistico-alberghiero; per il 13% sui servizi delle imprese, per il 12% sul commercio e per l’11% sulla filiera agroalimentare. E dopo?
Nell’ipotesi che il tasso di crescita della domanda turistica sia del 3% costante all’anno fino al 2015, le unità lavorative aggiuntive permanenti, create in più nell’economia, sarebbero 1200/1500.
E’ evidente, quindi, che il turismo è e resterà una nicchia economica, magari di qualità, ma non un asse portante.
In questo quadro, quindi, l’economia torinese nel 2006 è caratterizzata da un modesto calo demografico, una lieve ripresa dell’auto, la fine dei contributi dell’Unione Europea.
L’auto, quindi, da sola, non basterà a recuperare “l’azienda dei grandi cantieri” che cesserà di operare. Essenziale resterà, certamente, il mantenimento dei livelli produttivi dell’auto a Torino, ma, per impostare una stabile ripresa produttiva che faccia da sfondo a un nuovo modello di sviluppo, devono crescere i settori dell’elettronica, dell’industria aerospaziale, dei beni strumentali e della gommaplastica. Solo così si pongono le premesse per gestire una transizione dell’economia torinese che, senza rinunciare al suo cuore industriale, sappia coniugarlo con l’innovazione tecnologica e la tutela ambientale.
Tutela ambientale
L’inquinamento atmosferico, relativamente alle cause che lo determinano, si può così suddividere: 60% da trasporto, 30% da attività produttive, 10% da riscaldamento; dati identici in tutte le città metropolitane.
Torino in 10 anni, relativamente alle fonti di alimentazione per il riscaldamento, ha ribaltato le percentuali: 80% con teleriscaldamento e metano e il resto a gasolio o carbone. Le caldaie a carbone, ormai ridotte al 4-5%, sono in fase di sostituzione poiché fuori norma dal 1° settembre 2005.
Le attività produttive (dalla lavanderia alla fonderia) sono quelle più controllate; per autocertificazione e per controlli d'ufficio, ogni anno o due, secondo il tipo di prodotti che si usano per le lavorazioni.
Dal 2003, annualmente rivede la mappa delle frazioni non-metanizzate, permettendo sgravi fiscali ai cittadini che ne subiscono il disagio.
Nel 2004, in collaborazione con Italgas che ha rateizzato il costo in 36/42 mesi sulla bolletta, ha promosso la sostituzione (ad oggi più di ottomila) delle caldaiette autonome e scaldabagno a metano con elettrodomestici di nuova generazione a bassa emissione e alto rendimento energetico.
Entro il 2007, ultimata la rete di distribuzione, diventerà la città più teleriscaldata d'Italia passando dagli attuali 290.000 cittadini serviti ai 420.000 previsti.
Torino nei prossimi tre anni, 2005-2007, metterà in opera impianti combinati di pannelli solare/fotovoltaico in 15 scuole più un impianto fotovoltaico a tettoia nel nuovo canile che produrrà 20.000 dei 30.000 kw/anno necessari.
Ha istituito come provvedimento definitivo da gennaio 2005 la ZTL ambientale nella quale, dal lunedì al venerdì, non possono circolare i veicoli non ecologici (non catalitici ante '93 e diesel ante '97).
Nel proprio regolamento edilizio, prevede degli sconti sugli oneri di urbanizzazione per chi immette criteri di bioedilizia e sta elaborando forme di intervento, in tal senso, maggiormente impegnativi.
Si tratta di norme per l’utilizzo di materiali e modalità di costruzioni che favoriscano il risparmio energetico, e la conseguente riduzione di emissioni di CO2, mediante la conservazione del calore e il raffrescamento spontaneo, l’adozione del teleriscaldamento o di sistemi di riscaldamento a metano o cogenerazione centralizzati dotati di contabilizzatore individuale.
E' iniziato l'approfondimento tecnico dei regolamenti sul rumore e l'inquinamento elettromagnetico vista la carenza della legislazione nazionale per gli enti locali.
Pur in assenza di sostegno economico da parte del Ministero nel 2005 sono state programmate sette domeniche ecologiche, da marzo a novembre, ciascuna dedicata ad un tema specifico, con il dichiarato scopo di aumentare la sensibilità ambientale. Alle domeniche ecologiche hanno aderito la maggioranza delle Circoscrizioni cittadine che hanno, in tali occasioni, organizzato attività nel proprio territorio.
Il servizio di noleggio biciclette comunali è sempre stato attivo nei parchi Colletta, Pellerina, Valentino e, nei giorni festivi, in piazza Vittorio Veneto.
Anche per il 2005 si è sviluppata l’attività di promozione degli acquisti pubblici ecologici, individuando nuove categorie di prodotti da inserire nel protocollo d’intesa APE (criteri di preferibilità ambientale per materiali di pulizia, criteri di efficienza energetica negli edifici).
Dal 2 al 6 ottobre 2005 ha ospitato al Lingotto il 3° Congresso Mondiale di Educazione Ambientale (WEEC), con la partecipazione di rappresentanti di tutti i continenti.
Dal 1998 la Città ha contribuito all’organizzazione del Festival CinemAmbiente, importante rassegna cinematografica a tematica ambientale. L’ottava edizione di CinemAmbiente, 30 settembre al 5 ottobre 2005, in concomitanza con il 3° Congresso Mondiale di Educazione Ambientale, ha creato a Torino un polo di attrazione internazionale sui temi ambientali.
Nell’ambito del processo di Agenda 21 della Città di Torino, avviato nel 1998, è stato aggiornato nel 2005 il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente; la Città, che nel 2004 ha aderito al Coordinamento provinciale delle Agende 21 locali, ha inoltre contributo attivamente al raggiungimento degli obiettivi che la suddetta Rete si è prefissata per il 2005.
Fin dall’anno 2000 la Città di Torino ha aderito al progetto di intervento per il contrasto delle zanzare in ambito urbano.
Nel 2005 il superamento della soglia di tolleranza nei Parchi della Città, con la massiccia migrazione verso la città di zanzare adulte, ha reso necessari interventi del tutto eccezionali, mentre per il contenimento, è sufficiente agire sugli insetti allo stadio larvale con composti di tipo biologico.
Mobilità sostenibile
900.000 abitanti, circa 650.000 veicoli; con questo dobbiamo fare i conti. Ad oggi i tecnici di diverso orientamento concordano su una cosa: il carburante meno inquinante è quello gassoso (metano o gpl). L'amministrazione ritiene così di indirizzare verso i veicoli alimentati a gas, esentandoli dalle limitazioni; su questo è orientato lo sforzo di comunicazione e di incentivazione; si è quindi deciso di mettere a bilancio contributi rivolti alla mobilità con questi carburanti.
Torino, dal 2002, è capofila nazionale del Progetto Metano per autotrazione che ha come scopo aumentare la rete dei distributori e il parco veicolare con questa alimentazione; le vetture vendute nel 2004 sono triplicate rispetto all'anno precedente e nei primi tre mesi del 2005 sono stati raggiunti i numeri del 2003
(il Progetto, oggi non ancora rifinanziato, ha approvato 34 nuovi impianti di cui 15 realizzati e contribuito all'acquisto 7607 veicoli nuovi).
La rete dei distributori di metano in continuo ampliamento: da 1 del 2002 a 5 attuali in città e da 1 a 9 nella prima cintura.
Con il progetto Non Inquino Torino, ha messo a disposizione 1.350.000 € dando un incentivo (300 €) ai residenti qualora volessero trasformare il proprio veicolo, non catalizzato, a metano o gpl (ad oggi sono stati trasformati 1402 veicoli).
Con il progetto Vai col gas finanziato dalla Regione e rivolto ai residenti piemontesi, contribuisce con 1500 € all'acquisto di un veicolo nuovo a gas e con 650 € alla trasformazione a metano o gpl (se eseguito entro tre anni dall'immatricolazione) (a oggi 1561 veicoli nuovi e 2565 trasformazioni).
Aderendo al progetto ICBI nel 2002, la Città (incentivo di 309 € rivolto ai veicoli immatricolati tra l'88 e il '95) ha permesso a circa 1200 nostri concittadini di trasformare il proprio veicolo con carburante a metano o gpl e contribuito alla realizzazione del distributore a metano di via Gorini.
Il progetto dovrebbe essere rifinanziato incentivando con 350 € i veicoli Euro 1 e 2. La struttura è già pronta ad accogliere le prenotazioni appena si apriranno "le casse". (NdR: ad oggi sono stati trasformati 1186 veicoli).
La Città, per queste iniziative, ha ricevuto il primo premio in ambito nazionale, consegnato in occasione del Motorshow, Bologna, dicembre 2005.
Con GTT, l'azienda trasporti, fa circolare 200 tram (terminati i cantieri sulla linea 9 saranno 250). Dei 900 bus, 300 vanno a gecam (gasolio bianco) 200 sono a metano, altri 75 nuovi sono in arrivo; con altri cento percorrerà 15 milioni di km/anno dei 18 necessari in città. Con il terzo deposito si arriverà a 430 bus a metano, la metà del fabbisogno urbano e suburbano. Sarà così la città italiana con la percentuale più alta, oggi è la seconda.
Torino ha proposto che lo stabilimento di Mirafiori diventi il polo per la ricerca e la produzione dell'auto ecocompatibile, oggi a metano domani ad idrogeno, tenendo conto che una migliore qualità della vita passi, anche, attraverso il superamento di una crisi che sta mettendo in serio pericolo il futuro economico dei cittadini, della nostra città e non solo.
Verde pubblico
Torino ha vinto, quest'anno, il primo premio "La città per il verde" categoria riservata alle città con più di centomila abitanti con la seguente motivazione:…per lo sforzo profuso nel realizzare interventi su diversa scala che hanno interessato l'intero territorio cittadino, dall'area metropolitana alle colline circostanti…
"Torino Città d’Acque" è il progetto, (nel 2001 menzione speciale nello stesso premio) attraverso cui è stato disegnato e previsto il sistema dei nuovi grandi parchi urbani in fregio ai tre grandi fiumi: il parco della Colletta e il Meisino, ormai realizzati, il Parco di Stura Nord, il Colonnetti, l’Arrivore, il parco del Sangone, l’anello verde, la Spina Reale, tutti in via di esecuzione o di ultimazione.
Tra le altre trasformazioni: Piazza Galimberti, i Giardini Reali, il parco di via Calabria, gli attracchi per la navigazione sul Po, strada del Portone.
Ha avviato, in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente, le opere di bonifica che precedono la realizzazione del Parco Basse di Stura, un'ulteriore parco usufruibile dai cittadini di 150 ettari (1.500.000 mq).
L'intervento in occasione delle Olimpiadi del 2006 è altrettanto significativo; la sistemazione di Piazza d’Armi, con il nuovo parco e la piazza Olimpica; altre importanti trasformazioni sono via Bologna, corso Ferrucci, la fontana luminosa di Italia 61, la copertura verde del sottopasso di corso Spezia e tante altre opere apparentemente minori ma non per questo meno importanti nel modificare in forma durevole il volto della città e la fruibilità del verde da parte dei cittadini.
Le aiuole in corso di ampliamento ospiteranno, lungo i percorsi strategici, vere e proprie sculture verdi simboleggianti gli sport olimpici e le mascotte delle olimpiadi.
Nel corso di questi anni sono state realizzate circa 30 nuove aree gioco bimbi e ne sono state ristrutturate altre 50 effettuando, prima ed unica città in Italia, il monitoraggio completo di tutte le attrezzature da parte dell’Istituto Italiano Sicurezza del Giocattolo.
Nell’ultimo quinquennio sono inoltre stati piantati circa 20.000 nuovi soggetti arborei di varie specie e dimensioni che, nonostante l’anomala mortalità di piante verificatasi a partire dal 2003 ha consentito di ottenere un saldo attivo di circa 15.000 unità.
Il patrimonio arboreo esistente che attualmente assomma a circa 60.000 piante su viale e 100.000 in parchi, giardini e boschi, è stato studiato in collaborazione con il DIVAPRA dell’Università di Torino che hanno riguardato l’analisi del tessuto degli alberi per tentare di scoprire in anticipo la presenza di funghi, la degenerazione del legno, la lotta all’insetto parassita dell’ippocastano. E’ stato inoltre predisposto in collaborazione con il C.S.I. il G.I.S. (Geographic Information System) il monitoraggio dei viali alberati; un sistema per la gestione, l'analisi e la visualizzazione di informazioni con contenuto geografico/spaziale.
In tema di educazione ambientale durante questa legislatura sono stati realizzati circa 50 interventi di supporto alle scuole elementari che hanno consentito la realizzazione di altrettanti giardini ed orti scolastici direttamente da parte dei bambini guidati dal personale del settore Gestione Verde.
Nel 2005 è stato elaborato il nuovo regolamento del verde pubblico e privato, approvato in Giunta, attualmente in corso la discussione con lo scopo di tutelare, valorizzare ed incrementare il patrimonio verde della città che, nel 2006 oltrepasserà la soglia dei 18 milioni di mq. con una dotazione di circa 19 mq per abitante.
Tutela animali
Torino, nel 2003, ha inaugurato il secondo e nuovo canile, progettato con moderni criteri di ricovero arrivando così ad ospitare, in tutto, 280 cani e 100 gatti a cui è assicurata l'assistenza sanitaria con presenza giornaliera di due veterinari. Nel corso dell'anno approverà il regolamento a tutela e benessere degli animali d'affezione in città, regolamento condiviso dalle associazioni animaliste e discusso in tutte le circoscrizioni.
Nell’ambito della Tutela Animali, ha portato avanti un progetto educativo sul tema del rapporto uomo-animale. Visto l'apprezzamento di questo progetto, nel 2004 sono state coinvolte le circoscrizioni e i cittadini interessati. Inoltre, per combattere il fenomeno dell’abbandono, presso il Canile Rifugio si svolgono consulenze individuali per proprietari che hanno piccoli problemi di comprensione con il loro animale. Sempre al Canile Rifugio, si tiene un corso mensile per le persone che hanno adottato un cane presso i canili, in modo da poter offrire loro le basi per una corretta e piacevole convivenza con il loro animale.
Da giugno a ottobre 2005, è riuscita, grazie all’impegno e all’entusiasmo delle persone che lavorano alla Tutela Animali e presso i Canili Municipali, ad aprire al pubblico la prima e la terza domenica del mese il Canile Rifugio in modo da poter favorire le adozioni dei cani e dei gatti ospitati presso la struttura.
Nel 2005, in collaborazione con l’A.S.L. To 4 – Servizio di Igiene e Assistenza Veterinaria, ha realizzato un progetto sperimentale di contenimento numerico dei piccioni cittadini, fornendo loro mais medicato con antifecondativo.
Torino, 17 Febbraio 2006