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Una metropolitana per tutti.
Il presidente della Consulta per le persone in difficoltà, Paolo Osiride Ferrero, dopo aver visitato il nuovo metrò di Torino, commenta: “Finalmente un’opera che sin dall’inizio, tiene conto di tutti i bisogni e i diritti dei cittadini disabili”.
Secondo Ferrero, si tratta di “un’infrastruttura a misura d’uomo, fruibile da tutti i disabili, anche da chi ha difficoltà motorie molto gravi. La metropolitana permette un’assoluta indipendenza al disabile: ascensori e banchine accessibili, display per non udenti e pittogrammi che segnalano gli stalli sulle vetture”. Da segnalare che la tessera magnetica di abbonamento gratuito, è stata “puntualmente recapitata ai disabili, almeno secondo quanto come associazione abbiamo potuto accertare”.
Nell’eseguire i lavori, si è anche tenuto conto “dei suggerimenti forniti dalle associazioni di volontariato e, nello specifico, pure dalla nostra Cpd”.
Unico appunto, quello relativo alle pulsantiere degli ascensori: “Posizionarle a un metro e 15 – sottolinea Ferrero – come è stato fatto, comporta seri problemi di utilizzo per i tetraplegici e altri disabili gravi. E’ opportuno abbassarle ad una distanza da terra di 90 centimetri”.
PC
Torino, 16 Febbraio 2006