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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2006


PM 10 E ALTRE POLVERI, COME DIFENDERSI?

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Le conseguenze sulla salute dei cittadini, dovute alle alte concentrazioni di polveri sottili (in particolare PM10 e sue sottocomponenti) creano notevoli danni, con elevati costi in termini di cure, che ricadono su tutta la comunità.
E’ quanto emerso questa mattina durante un’audizione del dottor Enrico Garrou dell’Arpa Piemonte, tenutasi presso la VI e la II commissione consiliare riunite in seduta congiunta.
“Durante l’ultimo anno, nelle 13 grandi città italiane, tra cui Torino, prese a campione - ha rilevato Garrou - si sono persi 1.961.060 giorni lavorativi dovuti a ricoveri per problemi cardiaci e respiratori causati dall’inalazione di PM10.
Con la riduzione nell’aria di questo componente, anche solo del 10%, i ricoveri si ridurrebbero in un anno a 345.703, con notevoli vantaggi per la salute e per le tasche dei cittadini.”
Grazie anche alle politiche ambientali, alla diffusione delle marmitte catalitiche e del teleriscaldamento, negli ultimi 20 anni a Torino si è registrato un abbattimento della presenza di sostanze inquinanti come ossido di zolfo, benzene, ossido di carbonio e piombo. Restano invece problematiche le concentrazioni di biossido di azoto, ozono e PM 10 (presto occorrerà monitorare la presenza di PM 2,5 e PM 1, molto più sottili).
La presidente della VI commissione, Monica Cerutti, ha sottolineato come “il traffico sia ancora il maggiore responsabile dell’inquinamento (circa il 60% del PM10 presente nell’atmosfera viene prodotto dai veicoli a motore), ed è necessario proseguire nelle politiche intraprese dalla Città. Occorre inoltre comunicare meglio ai cittadini la criticità della situazione e l’efficacia a lungo termine dei provvedimenti adottati”.

(g.c.) - Ufficio stampa Consiglio comunale

Torino, 7 Dicembre 2006


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