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Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2006


DIBATTITO IN CONSIGLIO COMUNALE SULLA SICUREZZA IN CITTA’

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“Negli ultimi 43 giorni, dalla rapina all’erboristeria di via XX Settembre ad oggi, i casi di violenza accaduti a Torino danno l’immagine di una fisiologia da grande città che vive almeno in parte le conseguenze del provvedimento dell’indulto, voluto anche dai settori che oggi chiedono le mie risposte in quest’aula”.

Il sindaco Sergio Chiamparino ha cominciato così il suo intervento in Sala Rossa per rispondere alla richiesta di comunicazione sul problema della sicurezza in città richiesto dai gruppi consiliari di Forza Italia, AN e UDC.

“La mia visita notturna dei giorni scorsi, che ripeterò in altri giorni ad altri orari - ha continuato il sindaco - non ha trovato una città impaurita. Semmai eccessivamente tranquilla”.

“Per questo dico che sono preoccupato di fronte ad un fenomeno più percepito che reale. La percezione errata, da città violenta, può innescare una spirale senza fine. Tanto più la gente evita di uscire di casa la sera, tanto più lascerà spazio a chi la sera la utilizza per i suoi traffici illeciti”.

“Una psicosi che può diventare terreno fertile per speculazione politica e di comunicazione che rischiano di depotenziare le attività delle forze dell’ordine, Che stanno facendo egregiamente il loro lavoro ma diventano oggettivamente imputate di risultati negativi ”.

Il sindaco ha poi elencato i provvedimenti che l’assessore alla Polizia municipale Beppe Borgogno sta attuando in zone particolarmente delicate della città rispetto allo spaccio ed al consumo di stupefacenti.

Ha ricordato che: “Sono stati rafforzati i controlli dei vigili urbani in collaborazione con le altre forze dell’ordine. Nella zona di Parco Stura sono iniziati i lavori per eliminare gli avallamenti utilizzati per nascondersi, verrà potenziata l’illuminazione e cambiata la recinzione verso il Novotel”.

“Nella zona fra via Principe Oddone e via Ciriè - ha concluso Chiamparino - sono stati potati gli alberi e tolte le cabine telefoniche (utili per nascondere e nascondersi), è stata potenziata l’illuminazione e abbiamo chiesto alle Ferrovie di sostituire la staccionata con una più alta per scoraggiare la linea ferroviaria come eventuale via di fuga da controlli delle forze dell’ordine”.

Il sindaco ha infine ricordato che giovedì 30 novembre i sindaci delle città metropolitane incontreranno il Governo per chiedere uno stanziamento di fondi da destinare alla sicurezza, prima che la Finanziaria sia approvata dal Senato.

All’intervento del sindaco, ha fatto seguito il dibattito in aula, con gli interventi dei consiglieri comunali.

Agostino Ghiglia (AN): “Noi non vogliamo più sentire parole e passeggiate romantiche sotto copiosa scorta (mancava solo la CNN) con Polizia Municipale e Polizia, ma vogliamo numeri, mezzi e uomini che verranno a Torino e anche sapere i tempi in cui ciò avverrà”.

Mario Carossa (Lega Nord): Questa situazione è il risultato di anni di assoluta sottovalutazione del fenomeno sicurezza. Chi si lamentava veniva tacciato di essere razzista. Per quanto riguarda le “narcosale” posso dire che è una strampalata idea che può andare bene solo per i “tossicodipendenti storici”. Chiedo che i cittadini di Torino abbiano gli stessi diritti di quelli di Napoli”.

Gian Luigi Bonino (Rosa nel Pugno): “Al di là della percezione di insicurezza che si avverte che è il primo problema cui dare risposta, penso che sul tema del livello di sicurezza ci sia una speculazione da parte della minoranza di centrodestra e dei giornali che non rispecchia la realtà”.

Andrea Buquicchio (Italia dei Valori): “Occorrono più mezzi e uomini e non bisogna limitarsi a chiederli ma bisogna saperli pretendere e ottenere. L’ordine e la sicurezza sono un problema di tutti né di destra né di sinistra, ma soprattutto di chi governa”.

Antonello Angeleri (UDC): “C’è una percezione di insicurezza da parte di molti cittadini in più zone di Torino. Non penso che i nostri cittadini possano essere diventati di colpo degli psicopatici e che avvertano paure che non ci sono. Bisogna evitare che ci scappi il morto, non bisogna arrivare poi a posteriori a fatti del genere. Chiedo che ci sia un unità d’intenti di tutte le forze politiche per la sicurezza della nostra città”.

Daniele Cantore (Forza Italia): “chiediamo al Sindaco se il tour notturno dei giorni scorsi sia servito solo per venire a tranquillizzarci questa sera, nonostante la seria situazione di insicurezza che si vive e si percepisce in città, o invece sia l’inizio di un percorso che mi permetto di definire “metodo Carpanini” per affrontare seriamente i problemi della sicurezza riqualificando le periferie e soprattutto mettendo il corpo di Polizia Municipale nella possibilità di agire con maggiori risorse economiche e dotazioni personali”.

Domenico Gallo (Comunisti Italiani): “Ribadisco che il problema sicurezza riguarda tutti, non ci sono paladini che vogliono a altri che non vogliono. E’ un problema di tutte le forze politiche. In tutte le precedenti tornate amministrative è sempre stato affrontato seriamente il problema. Non bisogna procurare allarmismi. Non va bene che la politica strumentalizzi questo problema come sta facendo il centrodestra in questo momento. L’impegno dell’assessore Borgogno sta andando nella giusta direzione con la riqualificazione dei territori, il coinvolgimento delle Circoscrizioni e il potenziamento dei Vigili Urbani”.

Andrea Giorgis (Ulivo): “Vorrei solo ricordare che nelle precedenti tornate amministrative e in quella attuale sono stati presentati ben quattro ordini del giorno che chiedevano al Sindaco e alla Giunta di chiedere al Governo di ampliare e potenziare il numero delle Forze dell’Ordine nella nostra città. Il vero problema è quello della percezione di insicurezza che si sta creando. Sarebbe opportuno che nessuna forza politica contribuisse in maniera strumentale ad alzare il livello di preoccupazione. Per la sicurezza l’amministrazione sta facendo molte cose come illuminare di più la città, le telecamere installate, le palette S.O.S. ed altre ancora. Da parte dell’opposizione non ho ancora sentito una proposta seria sull’argomento”.

Luca Cassano (Rifondazione Comunista): “Condividiamo le comunicazioni del Sindaco e abbiamo apprezzato gli sforzi dell’assessore Borgogno. Riteniamo che l’operatività messe in campo siano da verificare nel tempo. Il tema sicurezza non è né di destra né di sinistra. Le risposte lo sono. Noi oggi subiamo due leggi del Governo precedente come La “Fini - Giovanardi” e la “Bossi - Fini”, bisognerebbe rimetterle in discussione perché hanno dimostrato la loro inefficacia”.

Beppe Borgogno (Assessore alla Polizia Municipale): “Trovo difficile pensare che nella città di Torino ci siano persone che si sentano abbandonate a se stesse. Non nascondo che ci siano dei problemi ma i cittadini non sono stati abbandonati. Trovo positive le operatività messe in campo come il coordinamento tra le forze di polizia e la polizia municipale ma anche il dialogo con i cittadini e i commercianti e la stessa Polizia Municipale”.

(ML - GS) - Ufficio stampa Consiglio comunale

Torino, 27 Novembre 2006


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