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Oggi nella città della Mole vivono oltre 210mila ultrasessantacinquenni.
Le previsioni demografiche indicano un futuro prossimo in cui questa fetta di popolazione sarà sempre più consistente per l’effetto congiunto del prolungarsi delle attese di vita, della minore natalità e del consistente flusso emigratorio dei giovani dalla città.
Data l’ampiezza del fenomeno, su proposta del Consiglio dei Seniores, il comune di Torino, prima tra le grandi città italiane, ha costituito l’’Osservatorio socio-culturale dell’anzianato per analizzare e fotografare la condizione degli ultrasessantenni nella loro totalità e complessità, avendo a riferimento sia coloro che vivono in condizioni di debolezza e disagio, sia quanti beneficiano di positivi contesti di vita.
"Essere anziani oggi a Torino", lunedì 27 novembre, Aula Magna Rettorato - Università degli Studi di Torino, via Verdi 8, dalle ore 8.45 alle ore 12.30, è il convegno, promosso dal Consiglio dei Seniores della Città, su questa realtà. L’incontro propone una riflessione su com’è vissuta dalla collettività cittadina la situazione degli anziani.
"I torinesi – dice Alberto Bersani, presidente del Consiglio dei Seniores – sono una collettività dove pubblico e privato s’ incontrano e si integrano, dove numerosi sono i soggetti attivi, territoriali ed associativi, e molteplici le forme operative, mono e pluridisciplinari, volontaristiche e professionali.
L’Osservatorio socio culturale dell’anzianato s’inserisce nel più ampio percorso compiuto dalla Città per migliorare la qualità della vita della popolazione, come l’adesione alla Rete nazionale Città Sane, circuito europeo promosso dall’OSM. Un progetto volto a realizzare una nuova cultura della “salute” in termini sociali, ambientali, culturali, economici e sanitari, in cui sono coinvolte tutte le componenti della comunità. L’Osservatorio è una di queste".
"Le scelte politiche e strategiche della Città nel maggio 2005 - spiega Marco Borgione, assessore alla Salute e alle Politiche sociali - hanno portato Torino ad essere inserita nella Rete europea OMS Città Sane IV fase. L’obiettivo generale del progetto Città Sane è quello di migliorare la salute dei cittadini mettendo questa al centro delle politiche locali sanitarie e non.
Si cerca, quindi, di potenziare la partecipazione della cittadinanza al governo della salute pubblica e di incrementare la solidarietà nelle relazioni attraverso la costruzione di un processo decisionale, organizzativo e locale che metta in rete tutti i soggetti interessati e li renda partecipi delle scelte. E’ in quest’ottica di lavoro in rete che si inserisce la proficua collaborazione che c’è stata con il Consiglio dei Seniores della Città di Torino per la costituzione dell’Osservatorio socio culturale dell’anzianato".
"Convegni come quello organizzato - conclude Borgione - contribuiscono a promuovere questa nuova cultura orientata alla costruzione della salute attraverso lo sviluppo di una governance politica e sociale che tende a mediare tra gli interessi di tutti i soggetti. E’ questo lo stile interistituzionale che stiamo cercando di creare per la costituzione del Piano Regolatore Sociale della Città di Torino".
Parteciperanno, tra gli altri, Vittorio Ferrando, vicepresidente Consiglio dei Seniores, Marco Borgione, assessore alla Salute e alle Politiche sociali del comune di Torino, Guido Lazzarini, Dipartimento Scienze sociali della Facoltà di Economia dell’Università di Torino, Silvia Ciairano, Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino, Mario Molaschi, Facoltà di Medicina dell’Università di Torino. ( ma.co.)
Torino, 24 Novembre 2006