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Leggendo sui quotidiani di oggi le affermazioni di Barrea “l’amministrazione torinese dovrà venire a spiegare ai cittadini la decisione scandalosa”, pensiamo che al Sindaco sfugga che la città di Torino sta supplendo ad una sua temporanea carenza gestionale, di fenomeni che ormai rappresentano il quotidiano di moltissimi enti locali: la presenza sul proprio territorio di persone senza fissa dimora, provenienti dalla Romania.
Di persone, ci terremmo a sottolineare, stiamo parlando e non come vorrebbe lasciar intendere il sindaco di Borgaro “palline da ping pong”: cittadini che dal 1° di gennaio saranno a pieno titolo “europei”.
Dichiarazioni stucchevoli che, pronunciate da una carica istituzionale, potrebbero contribuire a fomentare l’intolleranza anziché lavorare per sviluppare la sensibilità necessaria all’avvio di percorsi di inclusione e integrazione sociale.
La messa a disposizione da parte di Torino alla città di Borgaro di un’area per il montaggio delle tende, ci pare sia un contributo temporaneo (max 15 gg.) e costruttivo che permette a Barrea di trovare una soluzione per accogliere le roulottes della protezione civile fino al termine dell’inverno.
Discernere, considerando che di fronte non si ha un problema ma delle persone, significa farsi carico in prima battuta di una dimensione umanitaria: permettere ai bambini di continuare la regolare frequenza scolastica ci pare una priorità.
Gli assessori comunali ai servizi sociali, famiglia e salute Marco Borgione; al personale, organizzazione e polizia municipale Giuseppe Borgogno; alle politiche per l'integrazione Ilda Curti.
Torino, 22 Novembre 2006