Vai ai contenuti

Ufficio Stampa

COMUNICATI STAMPA 2006


TECUMSEH NON DEVE MORIRE “IMPRENDITORE CERCASI”

Spedisci via mail


La crisi industriale che coinvolge lo stabilimento della Tecmuseh di Mirafiori è stato oggetto di discussione, questo pomeriggio a Palazzo civico. Davanti alla III Commissione consiliare, presieduta da Lucia Centillo, si sono presentati i sindacati di categoria FIM FIOM e UILM per dare la voce ai 380 lavoratori che sono in odore di licenziamento. Era presente l’assessore al lavoro Tom Dealessandri e il presidente della decima Circoscrizione, Maurizio Trombotto.

Lo stabilimento (ex Asper) di Strada delle Cacce è stato messo in liquidazione volontaria dalla proprietà (multinazionale americana). I Sindacati hanno chiesto un impegno concreto di politica industriale in grado di bloccare il dissanguamento di posti di lavoro nel torinese e un’attenzione specifica e urgente per evitare la chiusura dello storico stabilimento Tecumnseh.

Margot Cagliero a nome delle tre organizzazioni sindacali ha detto: “non vogliamo assistenza nè pubblica nè privata, ma la continuità produttiva del lavoro”.

Oltre ai 380 lavoratori dell’azienda sono a rischio anche i lavoratori della mensa interna e quelli dell’impresa di pulizie.

Al riguardo è stato presentato un’ordine del giorno, dai Consiglieri Monica Cerutti (D.S.) e Gian Guido Passoni (Comunisti Italiani), (la presidente Centillo ha accettato i documento a nome della Commissione e sarà presentato in Consiglio comunale) che auspica che le istituzioni locali garantiscano il loro impegno per la positiva soluzione della vertenza e che si realizzino le condizioni di prosecuzione dell’attività senza il ricorso a procedure di liquidazione, amministrazione controllata o fallimentare. Inoltre il futuro dei lavoratori dovrà comunque essere garantito con tutti gli strumenti diretti o indiretti che possono essere concretamente attuati. La presidente Centillo ha accettato il documento a nome della Commissione per presentarlo in Consiglio comunale

Due gli aspetti fondamentali richiamati dall’assessore Dealessandri: l’accettazione di cassa integrazione per concordato preventivo e la possibilità di continuare la produzione. La speranza è quella di trovare un imprenditore o un gruppo finanziario per continuare a garantire il lavoro ai lavoratori.

La Commissione ha deciso di programmare una nuova seduta per definire le iniziative di sostegno al reddito per questi dipendenti.

(G.S.) - Ufficio Stampa del Consiglio comunale

Torino, 2 Febbraio 2006


Torna indietro | Stampa questa pagina | Torna all'inizio della pagina

Condizioni d’uso, privacy e cookie