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In relazione alla cessione dell’ex albergo di Virtù di piazza Carlo Emanuele II all’Immobiliare Galileo, l’assessore alle Politiche per la Casa Roberto Tricarico ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“La vicenda dell’acquisizione degli alloggi sulla Spina 3 da destinare ad edilizia sociale è assolutamente distinta dalla gara per l’aggiudicazione dell’ex Albergo di Virtù di piazza Carlina, oggetto di un assurdo comunicato stampa del Pdci che, al limite della querela, insinua sospetti che non stanno né in cielo né in terra.
L’unico collegamento tra le due operazioni è rappresentato dall’impegno morale e politico che il Consiglio comunale ha assunto, quando ha dato il via libera per la trasformazione dell’edificio in albergo, di vincolare il ricavato –7.150.000 euro – e le economie derivanti dalla mancata ristrutturazione da parte della città – 20 milioni di euro – all’incremento del patrimonio abitativo pubblico, che puntualmente si sta realizzando grazie alla conversione dei due villaggi olimpici”.
“Quanto poi al collegamento tra le imprese che hanno realizzato una parte degli alloggi su Spina 3 e la società Immobiliare Galileo – ha proseguito Tricarico – preciso che il bando non escludeva, né poteva farlo, la possibilità che le società che hanno costruito il villaggio olimpico partecipassero alla gara. D’altra parte, è noto a tutti che sull’Area Vitali una delle imprese coinvolte è la società De.Ga., prevalentemente di proprietà della famiglia Gallesio e per una quota di minoranza di Mario De Giuli, mentre Immobiliare Galileo è totalmente di proprietà della famiglia De Giuli”.
“Per completezza – ha concluso l’assessore Tricarico - ricordo che l’unico elemento rilevante ai fini della partecipazione al bando era la presenza di una società alberghiera con almeno un albergo extraUE e 1000 camere in Europa: requisiti che la catena spagnola NH, partner dell’Immobiliare Galileo, possiede.
Fa bene Chieppa a chiedere scusa, perché, in Piazza Carlina con questa operazione si ristruttura un importante edificio della città, costretto da tanti anni al degrado, si creano nuovi posti di lavoro, si arricchisce la capacità ricettiva di Torino, s’investe sull’edilizia pubblica, mentre lui continua, in nome di Antonio Gramsci, a mettere in sequenza una stupidaggine dietro l’altra”.
(mm)
Torino, 16 Novembre 2006