Spedisci via mail
E’ stata approvata in via definitiva dal Consiglio comunale la delibera che regolamenta la vendita di giornali e riviste nelle circa quattrocento edicole cittadine e negli altri esercizi commerciali; l’atto ha ottenuto 28 voti favorevoli, nessun contrario e 8 astenuti.
La normativa approvata stasera introduce la differenza tra punti di vendita esclusivi, le edicole che vendono solo quotidiani e periodici, e punti vendita non esclusivi, tutte quelle attività che in aggiunta alle altre merci sono autorizzati a vendere giornali e riviste.
Il nuovo Regolamento ha suddiviso in 94 zone la città. Seguendo i criteri regionali ha tenuto conto della densità della popolazione, del numero delle famiglie, delle caratteristiche sociali e urbanistiche, delle vendite degli ultimi due anni, delle condizioni di accessibilità e dell’esistenza di altri punti di vendita.
La suddivisione è stata pensata per addensamenti: A1 (centro storico), A2 (centri storici secondari), A3 (commerciali forti delle aree periferiche), A4 (commerciali minori) e aree prive di addensamenti commerciali.
Il rilascio delle autorizzazioni è subordinato a nuove regole. Sono previste distanze minime per evitare uno squilibrio di distribuzione, sia per i punti esclusivi, sia in quelli promiscui. Le distanze minime tra le edicole variano da 200 a 300 metri mentre nei punti vendita non esclusivi da 400 a 800 metri.
Altro punto rilevante del Regolamento è l’istituzione di un’apposita Commissione Rivendite quotidiani e periodici, con il compito di esaminare le problematiche in materia. Il nuovo piano intende favorire una migliore copertura del territorio ed un miglior servizio dell’utenza.
(A.Br.) - Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 10 Ottobre 2005