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Questa sera il Consiglio comunale, presieduto da Mauro Marino, ha approvato due Ordini del Giorno (prima firmataria Monica Cerutti, dei Democratici di Sinistra) che riguardano la “Direttiva Bolkenstein” e l’”Accordo Generale sul Commercio Servizi”.
La “Direttiva Bolkenstein” (dal nome del Commissario europeo, Frits Bolkenstein, responsabile del Mercato interno e della fiscalità, che l’ha predisposta), col pretesto di ‘diminuire la burocrazia e ridurre i vincoli alla competitività dei servizi sul mercato interno’, intende imporre ai 25 Stati membri dell’unione Europea le regole della concorrenza commerciale, senza alcun limite, per l’erogazione di tutte le attività di servizio (ogni attività economica che si occupa di fornitura di una prestazione oggetto di contropartita economica) imponendo la privatizzazione di tutti i servizi pubblici, tranne quelli erogati gratuitamente.
I Consiglieri hanno votato l’ordine del giorno contro questa direttiva, invitando i Parlamentari Europei eletti in Piemonte a chiederne il ritiro. Al riguardo va ricordato che il Forum Sociale Europeo di Londra ha lanciato una campagna europea per fermare la Direttiva Bolkenstein, cui hanno aderito la FIOM e la CGIL : “perché scardina i principi di solidarietà e eguaglianza, di estensione dei diritti sociali e del lavoro che dovrebbero essere alla base dell’ Unione Europea e di molte Costituzioni, compresa quella della Repubblica Italiana”.
L’AGCS l’accordo – quadro dell’OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio) intende liberalizzare progressivamente tutti i servizi sia privati che pubblici, ovvero aprire alla concorrenza servizi collettivi come sanità, scuola, acqua, energia, trasporti, igiene ambientale, gestione del patrimonio, del territorio, senza escludere nessun settore di competenza delle Autorità Locali al servizio della popolazione. Con il risultato di sottomettere le politiche ed i poteri locali soltanto alle leggi di mercato.
Per questo il Consiglio Comunale ha ribadito il suo ‘No “ opponendosi all’ampliamento dell’ AGCS perché elimina il diritto, che è proprio dell’Ente Locale, di governare ed esercitare la propria sovranità a livello di comunità, secondo il programma del Sindaco che i cittadini hanno scelto attraverso elezioni libere.
Il documento sottolinea che la Città aderisce agli Stati Generali Europei contro l’AGCS dichiarando il territorio comunale di Torino “zona libera dall’AGCS”.
(G.S.) - Ufficio Stampa del Consiglio comunale
Torino, 14 Febbraio 2005