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I punti esclusivi (le 396 edicole) e i punti non esclusi (gli altri esercizi) per la vendita di giornali e riviste hanno un nuovo regolamento.
Oggi pomeriggio la sala Orologio ha ospitato la III Commissione consiliare presieduta da Lucia Centillo, durante la quale si è discusso sulla deliberazione che regolamenta la vendita di giornali e riviste. La parola conclusiva spetterà ora al Consiglio comunale per il voto conclusivo. Erano presenti l’assessore Elda Tessore e le Organizzazioni sindacali di categoria.
Con l’entrata in vigore del Decreto legislativo 170 del 2001, i comuni hanno dovuto adeguare i piani di diffusione dei giornali e aumentare la distribuzione, concedendo ad altri esercizi commerciali la possibilità di vendita. Nel periodo di sperimentazione a Torino hanno partecipato 495 esercizi, ridotti alla fine a 48 autorizzati.
Con la nuova normativa è stata introdotta la differenza tra punti di vendita esclusivi, cioè le attività che vendono solo quotidiani e periodici (le edicole) e punti vendita non esclusivi, cioè tutte quelle attività che in aggiunta alle altre merci sono autorizzati a vendere quotidiani e periodici.
Il nuovo Regolamento ha suddiviso in 94 zone la città. Seguendo i criteri regionali ha tenuto conto della densità della popolazione, del numero delle famiglie, delle caratteristiche sociali e urbanistiche, delle vendite degli ultimi due anni, delle condizioni di accessibilità e dell’esistenza di altri punti di vendita.
Anche il rilascio delle autorizzazioni è subordinato a regole. Prima di tutto sono previste distanze minime per evitare uno squilibrio di distribuzione, sia per i punti esclusivi, che quelli promiscui. Secondo una suddivisione pensata per addensamenti A1 (centro storico), A2 (centri storici secondari), A3 (commerciali forti delle aree periferiche), A4 (commerciali minori) e aree prive di addensamenti commerciali), le distanze in caso di edicole variano rispettivamente da 200 a 300 metri. Nei punti vendita non esclusivi da 400 a 800 metri.
Altro punto rilevante del regolamento è l’istituzione di un’apposita Commissione “Rivendite quotidiani e periodici, che avrà il compito di esaminare le problematiche in materia.
Il nuovo piano favorirà una migliore copertura del territorio e un miglior servizio dell’utenza.
La presidente Centillo ha sottolineato “Questa deliberazione è il frutto di un lavoro di tessitura, che permetterà da un lato una programmazione sul territorio a favore dei cittadini e permetterà di tutelare gli operatori del settore. Dopo questo impegno – ha concluso Centillo- inizieremo ad analizzare i problemi dell’informazione, che sono un diritto fondamentale.”
Hanno partecipato al dibattito i consiglieri: Rocco Costa, Domenico Gallo, Marco Steffenino, Luigi Tealdi, Giuseppe Borgogno.
(a.br.) Ufficio Stampa del Consiglio Comunale
Torino, 20 Luglio 2005