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Il Sindaco è intervenuto in merito alla decisione del Consiglio Federale della FIGC di escludere il Torino dalla serie A, rilasciando la seguente dichiarazione:
“A me pare che con questa decisione la Federazione non abbia corrisposto alla sua missione, che è di garantire che le società non siano dei castelli di carta dal punto di vista economico e che la composizione dei campionati sia fatta sulla base dei risultati sportivi e non con decisioni prese a tavolino.
Sono consapevole della perentorietà della data del 30 giugno per l’iscrizione al campionato, ma si può dimostrare che la perentorietà non coincide con la decadenza del diritto.
Sosterremo quindi pienamente i ricorsi della società granata in tutte le sedi, dalla Camera di Conciliazione del CONI al Tar al Consiglio di Stato, anche perché esistono buone e concrete ragioni per poterla spuntare.
Questa posizione non pregiudica una verifica sull’esistenza di gruppi imprenditoriali pronti a subentrare a Cimminelli, soprattutto nel caso si debba ricorrere al cosiddetto “lodo Petrucci”. Da questo punto di vista finora ho ricevuto segnali di disponibilità soltanto dal presidente dell’API, Sergio Rodda.” (e.v.)
Torino, 15 Luglio 2005