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In Torino e provincia, come nel resto d'Italia, gli studenti di diciott'anni e dintorni stanno vedendosela con gli esami di maturità.
Un dato relativamente nuovo di cui vale la pena di dar conto riguarda l'alto numero di studenti disabili che sostengono questo esame così importante che è, in qualche modo, un rito di passaggio nella vita di tutti i giovani, ma nel caso dei ragazzi con disabilità è anche un bel segnale di normalità.
Una normalità, peraltro ancora imperfetta perché dall'integrazione nella scuola occorre passare a quella nel lavoro ed in ogni ambito sociale. Sul nostro territorio ci sono ben 157 maturandi di cui circa il 30 % aspira al diploma, mentre il restante 70% verrà valutato in modo differenziato, sosterrà cioè un esame adattato e riceverà un attestato di credito formativo. Dall'anno scolastico 1999/2000 con 501 allievi, a quello attuale, il numero di iscritti ha conosciuto una crescita costante fino a raggiungere gli attuali 1244; previsti ad oggi per il 2005/2006 nelle scuole secondarie di secondo grado, 1282 allievi con disabilità.
Gli ordini di scuole più frequentati tra gli aspiranti al diploma sono gli Istituti Professionali Commerciali e quelli Tecnici Industriali, tra coloro che puntano al solo attestato, in cima alle preferenze ci sono di nuovo i Professionali, sia Commerciali che per l'Industria e l'Artigianato.
Sono quasi assenti le opzioni per i Licei. Per quanto riguarda il tipo di disabilità più ricorrente tra coloro che aspirano al diploma registriamo, nell'ordine, gli audiolesi, i giovani con disabilità fisiche, quelli con disabilità intellettive, seguiti da ragazzi con problemi di salute mentale, da ragazzi con sindrome di Down e da non vedenti.
Puntano all'attestato tutte le categorie precedenti con una prevalenza dei giovani con disabilità intellettiva e quelli con problemi di salute mentale.
Per portare gli alunni all'Esame di Stato la scuola prepara una relazione che illustri tutti i bisogni dell'alunno, l'iter formativo svolto e che indichi le specifiche modalità organizzative, ausili e sostegni necessari all'esame: tempi più lunghi, comunicatori vocali, computer, prove in Braille per i non vedenti, interpreti nel linguaggio dei segni, assistenti per andare in bagno, esperti in comunicazione facilitata, prove equipollenti per chi, volendosi diplomare, non può eseguire quelle del Ministero, prove differenziate per chi chiede l'attestato: un gran lavoro, dunque, buon lavoro a tutti. (dati messi a disposizione dall'Ufficio ScolasticoRegionale)
(PC)
Torino, 12 Luglio 2005