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Sono state approvate questa sera, dal Consiglio comunale, le nuove norme del regolamento per le attività di parrucchiere ed estetica.
Tra le modifiche più rilevanti quelle sui servizi igienici che dovranno avere una pavimentazione di materiale solido, ben connesso, liscio, impermeabile, lavabile e disinfettabile. Inoltre è previsto che l’obbligo di disporre di cappa o altre idonee apparecchiature per l’aspirazione dei vapori sia collegato con il tipo e le modalità di utilizzo dei prodotti cosmetici impiegati.
Il nuovo regolamento è rivolto anche alla salvaguardia dei centri storici. Infatti è stato previsto che i servizi igienici (che devono avere parrucchieri ed estetiste) possano essere ubicati anche all’esterno dell’edificio, in comune con altre attività, solo nei casi in cui i locali siano soggetti a vincoli storici o architettonici.
L’articolo 8 che fa riferimento agli “attrezzi di lavoro”: “ è stato riformulato con la precisazione che tutti gli attrezzi occorrenti per l’esercizio delle attività devono essere tenuti con la massima pulizia e, dopo accurato lavaggio e asciugatura, idoneamente disinfettati.
I rasoi (lama normale e lunga) e gli altri ferri taglienti devono essere di tipo monouso; essi vanno sconfezionati davanti al cliente prima del taglio. Le forbici e gli strumenti metallici non taglienti devono essere disinfettati per mezzo di calore o raggi ultravioletti. La disinfezione mediante raggi ultravioletti avviene in appositi apparecchi: gli strumenti vi devono essere collocati aperti in modo che la radiazione ultravioletta incida direttamente sulla superficie da disinfettare.
Per la sterilizzazione fisica il metodo più pratico ed efficace è la bollitura per 20 minuti. In alternativa possono esser impiegati metodi quali la sterilizzazione a vapore con autoclave a 121° per almeno 20 minuti o la sterilizzazione a secco in stufa a 170° C per due ore, quando la caratteristica degli strumenti non permette la resistenza a tali temperature è possibile procedere alla disinfezione chimica.
(G.S.) - Ufficio Stampa del Consiglio comunale
Torino, 27 Giugno 2005