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Visibilità, partecipazione, condivisione. Da quando il Progetto Periferie ha iniziato il suo rapido affermarsi in città, la comunicazione è stata parte determinante delle azioni di riqualificazione che hanno impegnato la città nel non facile compito di ripensare i quartieri popolari. In questa attività di mediazione attraverso la comunicazione la città ha mostrato come un dato quartiere, oggi carico di problemi, può diventare migliore anche attraverso potenzialità finora inespresse o non considerate. E che la trasformazione di un quartiere non rende partecipi soltanto i suoi abitanti, ma coinvolge tutti i cittadini.
E’ per questo motivo che la città di Torino ha deciso di pubblicare Periferie è, un catalogo delle azioni di comunicazione che la Città di Torino ha intrapreso tra il 1997, anno di nascita del Progetto “Speciale” Periferie, e oggi nella sua azione di riqualificazione urbana.
Nato otto anni fa con l’assessorato diretto da Eleonora Artesio, passata la delega al vicesindaco Marco Calgaro e infine a Roberto Tricarico, il Progetto Periferie ha rapidamente esteso la sua azione a buona parte dei quartieri periferici, con il caratteristico mix di interventi di risanamento architettonico, di ripensamento degli spazi pubblici, di intervento socio-assistenziale e socio-culturale.
In questo complesso di azioni la comunicazione si è rivelata, come scrive il sindaco Sergio Chiamparino nella prefazione, “una straordinaria forza che unisce le persone attorno a progetti concreti che concernono la qualità della loro vita”.
Il libro raccoglie in cento pagine il meglio delle centinaia di brochure, manifesti, totem, cartoline realizzate in questi anni e ne documenta la ricchezza di forme e di strumenti. Un libro che manifesta l’orgoglio di un progetto che ha raggiunto numerosi traguardi e successi e, come scrive l’assessore Roberto Tricarico, è “una restituzione a quanti hanno lavorato in questi anni… non soltanto una raccolta di manifesti ma soprattutto l’album delle fatiche e dei risultati ottenuti con le mani e con il cuore”.
(mm)
Torino, 17 Giugno 2005