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Dopo aver ricevuto le comunicazioni inviatele dalla Direzione Generale per i Beni Archeologici del Ministero per i Beni Culturali l’Assessora Maria Grazia Sestero ha dichiarato quanto segue:
“Non è un decreto ministeriale come da qualcuno annunciato, non è un’ordinanza e nemmeno “la sospensione immediata dei lavori e degli scavi in Piazza Vittorio e Piazza San Carlo” come richiesto da un’interrogazione parlamentare, ma è più modestamente una nota a firma del Direttore Generale per i Beni Archeologici dottoressa Reggiani quella giunta via fax, con la quale si comunica che “a seguito della campagna di stampa e dell’interrogazione parlamentare” si ritiene di acquisire un pronunciamento del Comitato Tecnico Scientifico per i Beni Archeologici convocato per il 10 giugno. Fino a quella data le autorizzazioni già date a rimuovere i resti sono sospese”.
“Per Piazza San Carlo l’autorizzazione è del dicembre 2004: in quel caso l’Amministrazione ha deciso autonomamente di conservare una parte dei resti, tuttora visibili, ed i lavori possono quindi proseguire secondo il cronoprogramma previsto che ora prevede ora la copertura dello scavo”.
“L’autorizzazione a rimuovere (sempre data dalla dottoressa Reggiani) per Piazza Vittorio è del marzo 2005: anche in questo caso si è conservato un pezzo del rivellino che sarà a vista nel parcheggio e nel quadrante nord della Piazza resta in attesa del parere del Comitato Scientifico un tratto di muro del 1600/1700 che è stato nel 1800 incorporato nella condotta fognaria della Città, tuttora in funzione”.
“La vicenda si è quindi ridimensionata ed anche se la richiesta del Ministero comporta qualche ritardo limitatamente a una parte di Piazza Vittorio, di cui valuteremo i costi, i lavori proseguono come previsto nella convinzione che si sia operato senza danni o offese al patrimonio storico della Città”. (e.v.)
Torino, 30 Maggio 2005