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Sono troppo poche le donne nominate dal Comune di Torino nei vari enti. Come invertire la tendenza?
Se ne è parlato oggi, durante la Commissione Pari Opportunità presieduta da Monica Cerutti, alla presenza del sindaco Sergio Chiamparino, per fare il punto sulle politiche di genere.
Infatti nel 2002 ci fu una campagna di sensibilizzazione rivolta ai consiglieri, agli ordini professionali e alle associazioni, attuata dalla Commissione Pari Opportunità che favorì l’informazione e fece crescere le candidature al femminile nei vari Enti pubblici.
Nel periodo 2002-2003 le candidature passarono dal 16% al 23% e le nomine di donne furono il 12%. In totale nel biennio successivo le candidature sono infatti scese al 19% e le nomine salite al 17%.
Tra il 1° febbraio e il 12 maggio di quest’anno le nomine negli enti da parte del Comune sono state 113, le donne nominate 19, di cui 9 in posizione di tecnico, cioè come revisori dei conti o sindaci. Comunque in genere le nomine sono avvenute in enti meno prestigiosi.
In ogni caso – ha affermato Monica Cerutti – un dato ben al di sotto del 26%, la percentuale delle consigliere presenti nell’attuale Consiglio comunale
Oggi il Comune deve fare 15 nuove nomine in diversi enti. E’ necessario – ha affermato la presidente Cerutti – che almeno metà siano riservate alle donne.
Nel suo intervento il sindaco ha proposto un’alleanza trasversale con i partiti, per affrontare il tema in un incontro con la Conferenza dei capigruppo. I partiti potranno fornire una rosa di tre nomi tra cui almeno una donna, per favorire un riequilibrio fra i generi. Inoltre, Sergio Chiamparino ha ricordato che per le nomine degli assessori (per il rimpasto in Giunta) ha messo come punto fermo una scelta al femminile.
Nel dibattito sono intervenute le consigliere: Levi, Centillo, Keller.
(a.br.) Ufficio Stampa del Consiglio Comunale
Torino, 17 Maggio 2005