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Il primo canile municipale comparve a Torino a metà Ottocento e la sua realizzazione fu una delle conseguenze dell’introduzione della tassa sui cani: occorreva infatti una struttura che fornisse ospitalità agli animali catturati per consentirne la restituzione ai legittimi proprietari, previo rimborso spese e verifica dell’avvenuto pagamento della tassa annuale.
Questa e tante altre curiosità sul rapporto tra uomini e animali nella Torino dei secoli passati sono l’oggetto di una nuova mostra allestita presso l’Archivio Storico comunale (via Barbaroux 32) e che sarà possibile visitare dal 16 maggio al 9 settembre 2005.
Intitolata “Animali in città. Storia di una difficile convivenza”, l’esposizione è articolata in nove sezioni (La caccia, Animali e guerra, Animali d’allevamento e da lavoro, Assistenza veterinaria, Provvedimenti e tassazione sui cani, La lotta all’idrofobia, L’istituzione del canile, Animali esotici e giardini zoologici, Animali e letteratura) che, attraverso decine di testimonianze iconografiche, testi e altri documenti, mostrano quanto fosse tutt’altro che marginale la presenza degli animali nella vita quotidiana della capitale subalpina.
"Osservando le tavole del Theatrum Sabaudiae – afferma la curatrice della mostra, Luciana Manzo, parlando di come è nata l’idea di dedicare un’esposizione alla convivenza in città tra esseri umani ed animali - ci siamo accorti che insieme alle opere architettoniche che i duchi di Savoia volevano far conoscere agli altri sovrani europei, nei disegni erano rappresentati molti cani in vari atteggiamenti, accanto ai loro padroni, da soli o in gruppo nell’atto di abbaiare, scodinzolare o cercare cibo. Abbiamo contato anche un gran numero di cavalli montati da signori o attaccati alle carrozze, asini e addirittura oche, pecore, capre. Insomma, abbiamo pensato che avremmo potuto considerarli non solo comparse ma, esponendo immagini, disegni e incisioni del Theatrum e di altre raccolte, di presentarli come i veri protagonisti di una parte della storia cittadina."
Non meno ricche sono le sezioni della mostra dedicate alla legislazione in materia di animali. Per le bestie da soma, ad esempio, i regolamenti cittadini fissano le modalità di servizio, danno direttive sulla circolazione, limiti di velocità, precedenze e altro ancora.
Anche “l’amico dell’uomo” è oggetto di regolamentazione. Nel XIX secolo il Consiglio comunale istituisce una tassa molto elevata sul possesso dei cani e bandisce una campagna di avvelenamento dei randagi per combattere la rabbia, anche se in realtà il vero motivo per cui le istituzioni cittadine cercano di abbassare il numero dei cani presenti in città sembrerebbe il rifiuto di un animale ritenuto ormai inutile, non essendoci più greggi a cui badare e cascine da proteggere. Razza canina vittima dei “tempi moderni”, insomma.
Dal 16 maggio l'esposizione “Animali in città. Storia di una difficile convivenza” sarà aperta al pubblico, dal lunedì al venerdì, con orario 8.30 - 16.15. Gratuiti l'ingresso e il catalogo. Sarà possibile visitarla anche on line consultando il sito internet del Comune di Torino all'indirizzo www.comune.torino.it/archiviostorico/
Per informazioni: Archivio Storico della Città di Torino, via Barbaroux 32 - tel. 011.4431811 (mge)
Torino, 10 Maggio 2005