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Può il patrimonio culturale essere strumento di integrazione sociale? Quale la sua funzione educativa nelle nostre società multiculturali? I musei, tradizionalmente portatori di un’interpretazione e di una lettura univoca della storia, sono chiamati a ripensare le proprie finalità e ad articolarle diversamente, in maniera plurale, a mettere a punto il loro nuovo ruolo educativo e presentarsi come agenti di cambiamento e di inclusione sociale, come promotori di valori quale l’uguaglianza sociale, la diversità, la tolleranza.
Il 18 maggio sarà la Giornata internazionale dei Musei indetta dall’Icom (International Council of Museum) e dedicata quest’anno ai musei, "ponti tra le culture".
La Città di Torino, socio istituzionale dell’ICOM, in collaborazione con alcuni musei e istituzioni culturali cittadine, promuove per mercoledì 18 maggio una giornata di aperture gratuite e prolungate e alcuni itinerari alla scoperta del patrimonio culturale destinate - in via prioritaria - a favorire il rapporto tra i nuovi torinesi e il patrimonio civico.
Conoscere la storia e la cultura delle città in cui si vive costituisce uno dei fattori nodali per promuovere percorsi di cittadinanza attiva. Partendo da narrazioni e da collezioni legate al territorio per arrivare a temi di portata globale, per interrogarsi sul patrimonio culturale come sedimentazione della memoria civica e per ripensare i modi di usarlo e interpretarlo.
Saranno aperti, con libero accesso, fino alle 22.00 il Museo A Come Ambiente, il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione e della Guerra, il Museo Camerette Don Bosco, il Museo Giulia di Barolo. L’Ecomuseo Urbano di Torino propone inoltre visite guidate e incontri alla scoperta della storia di Barriera di Milano e della Circoscrizione VI.
Per conoscere nel dettaglio il programma e le attività:
numero verde: 800.553130
tel. 011.4434474
www.comune.torino.it/museiscuola
Torino, 10 Maggio 2005