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Inizieranno domani notte a partire dalle 23, con conclusione verso le 5 del mattino successivo, le operazioni di varo della passerella ciclo-pedonale di corso Unità d’Italia che nel tratto compreso tra la Scuola di Amministrazione Aziendale, il Palazzo a Vela ed il Parco Millefonti sovrappasserà il corso in corrispondenza dell’attuale attraversamento pedonale creando un collegamento che si protenderà sul Po con la passerella Maratona già esistente.
La nuova passerella, lunga circa 100 metri comprese le due rampe sul lato del parco Millefonti e del Palavela, è realizzata in metallo e poggerà su fondazioni in cemento armato: il piano destinato a pedoni è biciclette è in legno (larice del Tirolo) protetto da parapetti in metallo e gli accessi saranno dotati di dissuasori verticali che impediranno l’accesso a motocicli ed automobili. Previsto anche il posizionamento di graticci con piante rampicanti con sistemazione del verde in corrispondenza degli accessi.
Durante il varo (dalle 23 alle 5) sarà chiuso corso Unità d’Italia nel tratto tra la rotonda di corso Maroncelli e piazzale Cerano.
Un’analoga passerella sarà invece varata su corso Regina Margherita nella notte tra il 17 ed il 18 maggio: in questo caso consentirà di passare sopra il corso nel tratto compreso tra le aree residenziali E27 – E29 ed il Parco Carrara, ad una distanza di circa 200 metri dal ponte di via Pietro Cossa. Il progetto per la realizzazione delle due passerelle rientra nella realizzazione di servizi ed infrastrutture per agevolare la viabilità ed allo stesso tempo tutelare la mobilità di ciclisti e pedoni.
Per la loro realizzazione è stato impiego di un vecchio ponte militare di tipo Bailey di proprietà della Città, grazie al quale è stato possibile ottenere due passerelle rapidamente smontabili ed utilizzabili in caso di emergenza (alluvioni, piene, frane).
L’impegno di spesa per la realizzazione dell’attraversamento di corso Unità d’Italia è di 1.020.000 €, mentre nel caso della passerella di corso Regina Margherita è di 830.000 €. I lavori sono durati circa un anno. (e.v.)
Torino, 2 Maggio 2005