Spedisci via mail
SOLENNE SEDUTA STRAORDINARIA IN SALA ROSSA
Il Consiglio comunale si è riunito questa mattina in seduta straordinaria per celebrare il 60° anniversario della Liberazione.
Introducendo la celebrazione, il presidente del Consiglio comunale Mauro Marino, dopo aver reso omaggio alla memoria dei caduti per la libertà ed alle vittime del nazifascismo, ha sottolineato come “rinnovare in modo non retorico i valori della Resistenza significhi in primo luogo educare,ovvero consentire a tutti di crescere moralmente, di condividere il sacrificio, di esprimere la solidarietà, di agevolare l’integrazione di chi ha idee o fedi diverse”, ricordando il valore della Costituzione, “espressione della necessità di regola condivise da tutti”.
Il professor Giovanni De Luna, vicepresidente dell’Istituto piemontese per la storia della Resistenza, ha ripercorso gli avvenimenti che hanno portato alla liberazione di Torino e dell’Italia.
Sulla centralità della Costituzione nata dalla Resistenza ed espressione di valori e regole vincolanti e condivisi, pur nella diversità delle convinzioni politiche che ispiravano i suoi estensori, si sono soffermati anche il vicesindaco Marco Calgaro e il sindaco Sergio Chiamparino
Tra i presenti in Sala rossa, il professor Renato Dulbecco (Premio Nobel per la medicina nel 1975) e il professor Adriano Vitelli (già presidente dell’Accademia di medicina torinese). Entrambi furono componenti della Giunta popolare che, su mandato del CLN piemontese e guidata dal sindaco Giovanni Roveda, governò Torino dal 28 aprile del ’45 fino alle elezioni amministrative del novembre 1946.
Dulbecco ha ricordato quanto disse in Sala rossa 10 anni fa, in occasione del 50° anniversario della Liberazione: “ occorre fare il proprio dovere, non quello imposto dall’esterno, ma quello dettato dalla propria coscienza”. Vitelli, da parte sua, ha rievocato “l’entusiasmo di sentirsi parte di un’istituzione che doveva rimettere in piedi una città”.
C.R. - Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 25 Aprile 2005