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Per i torinesi i XX Giochi del ghiaccio e della neve saranno ben organizzati e avranno positive ricadute sull'immagine e sull'economia della città. Un'attestazione di fiducia e di ottimismo verso la Torino olimpica emersa da un sondaggio condotto dal Dipartimento di Scienze sociali dell'Università di Torino (il terzo sulle aspettative e le valutazioni dei cittadini in tema di Olimpiadi invernali 2006, realizzato dell'ateneo torinese), i cui risultati sono stati resi noti questo pomeriggio dal professor Chito Guala, coordinatore della ricerca e docente di Metodologia delle Scienze sociali e di Citymarketing presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino.
L'indagine è stata realizzata tra novembre e dicembre del 2004, a un anno esatto di distanza dal secondo sondaggio (novembre 2003) e a uno dal primo (novembre 2002) ed è stata condotta attraverso interviste telefoniche su un campione di 915 persone che abitano a Torino, scelte tenendo conto di variabili come il sesso, l'età, il titolo di studio e il quartiere di residenza.
Le Olimpiadi, dunque, sono viste di buon occhio. Il 80% degli intervistati si è dichiarato favorevole allo svolgimento dei Giochi nel capoluogo piemontese. Dal 76% l'evento è considerato come un'occasione per migliorare la dotazione di impianti sportivi, mentre il 79% del campione lo ha giudicato utile ad aumentare la visibilità della città a livello internazionale.
A proposito di vantaggi, cresce l'idea che i Giochi siano importanti soprattutto per Torino (il 29% oggi, contro il 17% del 2003), ma la maggior parte degli intervistati (42%) crede in ricadute positive sia per la città che per le valli alpine.
Alla richiesta di dare un voto alla Torino olimpica, gli intervistati hanno risposto assegnando un sette abbondante (7,3 per la precisione): un risultato che - sottolineano i ricercatori - "esprime il convincimento che Torino riuscirà bene nell'organizzazione dei Giochi e rappresenta un indicatore di fiducia verso il futuro".
Rispetto alle precedenti rilevazioni, un numero maggiore di intervistati ha giudicato migliore il livello dell'informazione sui Giochi (si è passati dal 39% del 2002, al 41% del 2003 e al 48% di oggi). Ancora alto è però il numero (49%) di che lamenta deficit di informazione. "Gli intervistati - spiegano gli autori del sondaggio - criticano le tv nazionali e riconoscono soprattutto il ruolo svolto dalle televisioni locali". Il 70%, infatti, ritiene insufficiente lo spazio riservato dalle reti nazionali, mentre il 63% ritiene adeguato quello dei palinsesti delle locali.
Il sondaggio promuove la Torino che, anche attraverso l'evento a cinque cerchi, punta a sviluppare il settore del turismo. Per nove torinesi si dieci, infatti, è positivo per la città differenziare la propria struttura produttiva, potenziando proprio l'offerta culturale e turistica.
Infine, anche un attestato di gradimento verso piazza Castello come Medal Plaza, una soluzione che piace al 78% degli intervistati. (mge)
Torino, 12 Aprile 2005