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Può il microcredito rappresentare un fattore di sviluppo? Costituendo un’opportunità per persone in grado di avviare e consolidare una propria attività ma escluse dal tradizionale circuito creditizio in quanto “non bancabili”, senza “garanzie”, può contribuire a mettere in gioco energie e risorse per la crescita dell’economia?
La risposta del Consiglio comunale è affermativa, e per questo è stata approvata una mozione che invita l’amministrazione cittadina a considerarlo “strumento prioritario per una politica trasversale ed attiva di sviluppo locale”, promuovendo e sostenendo convegni e campagne di informazione.
Inoltre, si chiede “la progettazione, lo sviluppo e la gestione di un progetto sperimentale di microcredito in città”, in collaborazione con istituzioni con esperienza nel settore e nell’ambito della Finanza Etica, che nel nostro Paese è storicamente rappresentata dalle MAG (Mutuo Auto Gestione), società cooperative operanti da vent’anni, e che propone Banca Popolare Etica come riferimento nazionale.
A Torino, si legge nel testo della mozione, nel 2004 erano attivi sei progetti di microcredito. Il progetto comunale “Dai slancio alle tue idee”, a favore di microimprese torinesi di aree definite, ha conseguito risultati interessanti. Il microcredito è una realtà consolidata - hanno iniziato ad interessarsene anche alcuni grandi istituti di credito italiani – ed è ormai riconosciuto come importante motore di sviluppo sociale a livello mondiale anche da parte di organismi come il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale e la stessa ONU, che ha dichiarato il 2005 “Anno internazionale del microcredito”. A livello europeo è stato istituito l’European Microfinance Network, rete che raccoglie istituzioni di microfinanza in vari paesi del Continente.
Il documento, che ha ottenuto 31 voti favorevoli e due astensioni, è stato proposto dai consiglieri Cerutti, Centillo, Buronzo, Vinciguerra, Giorgis, Crosetto (DS), Ferragatta, Orlandi (Margherita), D.Gallo (PdCI) e Susanna Fucini (Popolari-Udeur).
C.R. Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 23 Marzo 2005