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Il degrado sociale di una zona cittadina si unisce quasi sempre a quello edilizio e urbanistico. Il risanamento di un’area che necessita di grandi interventi di ristrutturazione e ricostruzione immobiliare è sicuramente condizione di un recupero anche sociale del territorio.
I piani di recupero (PDR) di alcuni isolati di San Salvario e di Porta Palazzo sono al centro di due delibere approvate questa sera dal Consiglio comunale.
Si tratta di edifici con gravi carenze igienico-sanitarie e con la totale assenza di interventi di manutenzione. I PDR hanno come obiettivo quello di contrastare il degrado fisico di questi palazzi o peggio l’abbandono, tutelando le utenze deboli (proprietari dell’alloggio in cui abitano e locatari con regolare contratto).
La prima zona di San Salvario riguarda l’isolato compreso tra via Nizza, via San Pio V, via Saluzzo e via Galliari. La seconda, comprende l’isolato tra via Nizza, via Galliari, via Saluzzo e via Berthollet.
Il primo isolato di Porta Palazzo è compreso tra piazza della Repubblica, corso Regina Margherita e le vie Cagliero e Cottolengo. Il secondo comprende corso Giulio Cesare e le vie Carlo Noè, La Salle e Porporati. Quindi il terzo isolato è situato tra via La Salle, via Noè, via Priocca, via Porporati: l’ultimo, si trova tra piazza della Repubblica, via Priocca e piazza don Albera.
Il Comune stabilirà una convenzione con i proprietari, prevedendo le garanzie per i residenti, l’organizzazione, la tipologia e la tempistica degli interventi per attuare i piani di recupero proposti.
La Città provvederà inoltre ad aiutare economicamente i proprietari attraverso incentivi e agevolazioni creditizie.
A questo proposito, il Consiglio comunale, insieme alle delibere, ha approvato una mozione collegata (presentata da Cugusi, Mangone, Passoni, Nigro, Fucini, Castronovo, Altamura, Orlandi e Borgogno) che impegna Palazzo Civico a mettere in atto, accanto ad una sistematica opera di informazione, misure a sostegno di proprietari residenti e affittuari (molti con redditi e pensioni modesti), per salvaguardarne la permanenza negli immobili interessati dagli interventi di recupero, con particolare riguardo a coloro che abitano in loco da più tempo.
Inoltre, la mozione impegna il Comune a destinare risorse per l’acquisto di alloggi o stabili (compresi nel perimetro di attuazione dei piani), che venissero messi in vendita, per destinarli a locazione permanente.
C.R./T.DN. Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 23 Marzo 2005