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Molte le novità del “Piano mercati” approvato questa sera dal Consiglio comunale.
La delibera presentata dall’assessore Elda Tessore e discussa in più sedute dalla III Commissione consiliare, è arrivata finalmente al traguardo.
Un documento che interesserà non solo gli operatori commerciali, ma anche il 50% dei torinesi, abituali frequentatori per due o tre volte alla settimana di un’area mercatale. La delibera ha approvato il nuovo Piano territoriale dei mercati ed il nuovo Regolamento per la disciplina delle aree mercatali.
Torino è attualmente la città con la maggior presenza di mercati all’aperto, su strada. Uno degli obiettivi del nuovo piano per i mercati è quello di ridurne il numero.
I posti nei mercati previsti dal vecchio regolamento è di 5.280. Attualmente ne sono attivi 4.200. L’obiettivo del nuovo piano è quello di arrivare gradatamente a 3.500 posti.
Torino avrà più tipologie di mercati: 6 “metropolitani” (grandi aree come corso Cincinnato, corso Taranto, piazza Bengasi, corso Brunelleschi, via Pavese, più Porta Palazzo) che si collocano ai bordi dei confini comunali, con un bacino potenziale della domanda a carattere metropolitano (il nuovo mercato di corso Taranto, servirà anche gli abitanti della zona Barca e di San Mauro); 13 “urbani” (medio – grandi come quelli di zona San Paolo - corso Racconigi, corso Svizzera e Crocetta) da 80 a 120 posti con specializzazione mercatale, che si collocano in contesti commerciali forti; 20 “rionali” (tra questi piazza Santa Giulia e corso Palestro ) da 25 a 50 banchi, che costituiranno anche un punto di aggregazione sociale per i quartieri; 3 “speciali” ( per esempio il mercato di piazza Zara e quello di Spina 3, dove si venderanno prodotti biologici e dei produttori); 4 “aree di copertura” (così come piazza Carlina) che costituiscono degli insediamenti con piccole postazioni, cioè di 2 o 3 banchi, in aree in cui non sono presenti dei mercati in un raggio di 750 metri.
Durante il dibattito in sala Rossa, la presidente della Commissione Commercio, Santina Vinciguerra ha ricordato che “il Piano Mercati è un importante progetto strategico per il sistema commerciale torinese su area pubblica. Sarà realizzato con un percorso decennale, che arriverà a regime nel 2015.”
Ogni tre anni, il “Piano Mercati” sarà rivisto per le opportune verifiche e le eventuali modifiche, in relazione all’andamento economico della città.
Tra le altre novità previste, ci sarà la realizzazione del mercato di zona CIR (via Stradella e sede dell’attuale Circoscrizione 5) che supplirà alla riduzione dei posti previsti al mercato di Borgo Vittoria. Nell’area degli ex Mercati Generali, sarà insediato il nuovo mercato di corso Giambone, con 90 banchi a cadenza trisettimanale.
Molti gli interventi di sostegno nei confronti dei “mercati in crisi”, attualmente in stato di sofferenza. Un esempio su tutti è quello di piazza Crispi, dove si prevede di sperimentare il mercato con una specializzazione alimentare, con una fascia oraria di esercizio diversa dalle altre aree al fine di recuperare clientela.
La delibera è stata approvata con il voto favorevole di Democratici di sinistra, Margherita, Comunisti italiani, Rifondazione, Verdi e Popolari-Udeur. Si sono astenuti Forza Italia, Alleanza nazionale e Rinnovamento leghista.
Durante il dibattito in aula, sono intervenuti i consiglieri Vinciguerra, Troiano, Nigro, Mina, Castronovo, D. Gallo, Tumolo e Altea.
Ufficio stampa Consiglio comunale
Torino, 21 Febbraio 2005