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"UNA COSA IN MENTE". UN FILM PER LA TV DEDICATO ALLA VITA DEL SANTO TORINESE DELLA CARITA'

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Il Comune di Torino e la Piccola Casa della Divina Provvidenza – Cottolengo hanno organizzato per domenica 4 dicembre, alle ore 20.30, presso il Teatro Regio di Torino, l’anteprima di "Una cosa in mente", film per la tv sulla vita di San Giuseppe Benedetto Cottolengo, prodotto dalla congregazione e realizzato dalla Nova-T, casa di produzioni televisive e multimediali dei Frati Cappuccini.

Durante la serata interverranno Sergio Chiamparino, Sindaco di Torino, padre Aldo Sarotto, superiore generale della Piccola Casa, padre Mario Durando, direttore della Nova-T, il regista Paolo Damosso e alcuni degli attori. Sono attesi, tra gli altri, Massimo Wertmuller, Massimo Bonetti, Renato Scarpa e Francesca Draghetti.

La proiezione del film sarà ad ingresso gratuito, ma è necessario ritirate il biglietto. I tagliandi saranno in distribuzione presso la cassa del Teatro Regio a partire da venerdì 2 dicembre alle ore 14.00 alle 18.00 e sabato 3 dalle 10.30 alle 16.00. Il film dura circa 80 minuti.

L’idea di realizzare un film sul Cottolengo, spiega padre Aldo Sarotto, alla guida della congregazione, "ci è venuta in occasione dei festeggiamenti per i 175 anni della fondazione del nostro istituto, volevamo uno strumento che facesse conoscere il nostro fondatore ad un pubblico ampio, in modo immediato e semplice".

"Una cosa in mente" è il primo film sul famoso santo torinese della carità.

Per il Sindaco Chiamparino "il poter conoscere grazie all'interpretazione di ottimi attori le vicissitudini di un uomo che si è prodigato per aiutare i poveri, gli ammalati e gli emarginati fondando in pochi anni un'istituzione che oggi più che mai offre conforto a migliaia di persone, è una opportunità per scoprire e approfondire che Torino è la città dei santi sociali e di una diffusa solidarietà".

"Una cosa in mente" ripercorre le tappe della vita del Cottolengo e gli episodi che lo hanno portato a dare vita, in soli 14 anni, ad una struttura che ospita 1300 ammalati, poveri, abbandonati.

(gf)

Torino, 28 Novembre 2005


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