Spedisci via mail
La Sala Rossa ha ricordato oggi le figure di Mario Altamura e Giovanni Dolino, due importanti Consiglieri comunali considerati, spesso, tra i protagonisti della vita politica di pochi decenni fa.
All’incontro promosso dall’Associazione degli ex Consiglieri comunali, hanno partecipato Nicoletta Casiraghi, già presidente della Provincia di Torino, e l’avvocato Bianca Guidetti Serra, Consigliera comunale negli anni ’80 e ’90, per illustrare le due figure.
Nella sua prolusione, Casiraghi ha ripercorso non solo la carriera politica di Altamura, dalla stessa definito “l’Amministratore galantuomo”, ma anche la storia “di quel politico che faceva opposizione in Aula riuscendo sempre a stemperare i toni ed a mediare con le esigenze di tutti”.
“Mi piace ricordarlo anche per l’attenzione che poneva al temi dell’ambiente, dell’inquinamento atmosferico e delle sofisticazioni alimentari. Argomenti – ha puntualizzato – in quegli anni non così attuali come ai nostri giorni”.
Guidetti Serra ha ricordato, prima di narrare le esperienze di Dolino, l’amicizia che li legava profondamente. Poi ha rimarcato il suo ruolo di grande innovatore nella scuola; l’introduzione del ‘tempo pieno’ – ha affermato - la si deve a Gianni, così come l’Estate Ragazzi.
Alla fine ha ricordato un libro da poco uscito, “Carcere e Resistenza” di Padre Ruggero, e in particolare un episodio significativo incluso: bastò una stretta di mano tra l’autore del libro e Dolino a sancire l’intitolazione di due scuole torinesi, una ad Elvira Pajetta ed un’altra a Suor Giuseppina Demuro. “E’ questa la democrazia, il rispetto reciproco e la capacità immediata d’intesa anche su posizioni politiche differenti. Sono i valori – ha concluso Guidetti Serra - che la Resistenza auspico sappia trasmettere alle nuove generazioni”.
Le note biografiche dei due consiglieri:
Mario Altamura
Monarchico e antifascista, Mario Altamura (1915-1988) nel 1963 aderì al Partito Liberale Italiano per il quale fu a lungo capogruppo in Comune. L’impegno in politica e l’attività lavorativa di medico chirurgo contraddistinsero la sua storia. Per circa 25 anni fu Consigliere comunale della città e dal ’63 al ’66 divenne l’assessore torinese della Viabilità e della Polizia Municipale.
Il percorso istituzionale di Mario Altamura fu costellato di onorificenze e cariche pubbliche: Sigillo d’Argento della città di Torino (nel 1980), Commendatore della Repubblica, vice presidente della Banca del Sangue e del Plasma, rappresentante del Comune alla Croce Rossa Torinese e della SITAF (la Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus).
Il figlio Alessandro è l’attuale presidente del Consiglio Comunale della città.
Giovanni Dolino
Il piemontese Giovanni Dolino (1923–2002) ha rappresentato a lungo, attraverso il suo impegno politico, la Sinistra torinese. In Comune è stato Consigliere comunale dagli anni sessanta al 1985 e Assessore alle Scuole, e poi al Lavoro, tra il ‘75 e il 1985.
La giovinezza di Dolino fu caratterizzata dalla sua adesione ai movimenti partigiani negli anni della Resistenza. Quel periodo lo ha raccontato in due opere letterarie: “Partigiani in Val di Lanzo” e “Anche i boia muoiono”.
Nel dopoguerra, la sua formazione culturale (maturità magistrale) e lavorativa (educatore e direttore didattico) lo portarono ad occuparsi dei temi legati alla scuola. Di lui si ricordano, infatti, le innovazioni che portò nel mondo scolastico torinese.
Dopo cinquant’anni di militanza nel PCI, a seguito dello scioglimento del partito Dolino aderì negli anni ’90 prima a Rifondazione Comunista e dopo ai Comunisti Italiani.
Fu deputato alla Camera nella fila di RC, tra il ’92 ed il ’94.
(r.t.) - Ufficio Stampa del Consiglio comunale
Nelle immagini: due foto d'archivio. In alto Mario Altamura, in basso Giovanni Dolino
Torino, 24 Novembre 2005