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La sala Rossa ha approvato la scorsa notte un Ordine del Giorno, sottoscritto dai consiglieri Castronovo e Passoni, che auspica l’esclusione delle bevande prodotte dalla multinazionale Coca Cola nei distributori degli uffici e dei locali dell’Amministrazione comunale.
Un atto di boicottaggio - afferma l’Ordine del Giorno - che vuole essere l’espressione di una denuncia nei confronti della multinazionale. Infatti negli Stati Uniti la Coca Cola è stata citata in giudizio, per violazione dei diritti umani, dai sindacati di alcune imprese Colombiane imbottigliatrici delle bevande dell’azienda.
L’Ordine del Giorno evidenzia che la compagnia è accusata di essere mandante di politiche repressive nei confronti dei lavoratori e dei sindacati della Colombia e di altri paesi, quali il Guatemala, le Filippine, il Pakistan, l’India, Israele e Venezuela, per raggiungere i suoi fini economici.
Con quest’iniziativa la Città di Torino prende a riferimento il percorso intrapreso dal Comune di Roma sui cosiddetti ‘sponsor etici’.
L’Ordine del Giorno è stato approvato con dodici voti favorevoli: Buronzo, Cerutti, Costa, Cugusi e Montagnana (DS), Colace, Favaro e Orlandi (Margherita), Castronovo (Rifondazione Comunista), Passoni e D. Gallo (Comunisti Italiani) e Airola (Rinnovamento Leghista). Undici i voti contrari: Borgogno, Centillo, Cuntrò e Riccardi (DS), Altamura, De Andreis, Levi-Montalcini, Marino, Monaci e Tumulo (Margherita), Nigro (Verdi). Sei astenuti: Ferragatta, Palumbo e Sbriglio (Margherita), Giorgis e Greco (DS) e Fucini (Popolari Udeur). Non hanno partecipato Coppola e Tealdi di Forza Italia.
(r.t.) - Ufficio stampa del Consiglio comunale
Torino, 15 Novembre 2005