CITTA' DI TORINO - COMUNICATO
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CULTURE IN MOSTRA. PROSEGUE IDENTITA' E DIFFERENZA, DOPO IL SUCCESSO DEL PRIMO WEEK-END |
Più di mille le persone presenti sabato scorso all'inaugurazione dell'undicesima edizione di Identità e differenza, la manifestazione multietnica e multiculturale organizzata dal Centro Interculturale della Città di Torino.
Pubblico eterogeneo, che si è mosso con curiosità tra le numerose iniziative del Centro, lasciandosi suggestionare dalle sonorità e dalla danza africane del Sabar, dalla poesia del poeta romeno Mihai Eminescu e dall'energia e dall'agilità dei capoeristi brasiliani dell'associazione Mama Africa.
Affollati anche i laboratori (di tessitura boliviana e marocchina, di ceramica romena, di capoeira), le conferenze (Essere cittadino, inchiesta realizzata tra i migranti e per i migranti da Idea Solidale-Cesvol e Comitato di Torino Arci Nuova Associazione), il cinema (con la rassegna di documentari Travelling Film South Asia) e le mostre (tra cui Islam è pace, del Centro Dar al Hikma, Ardhanarishavara, con fotografie sulla danza indiana Odissi, e Volti altrove di Francesca Vallarino Gancia).
Nella prima serata trecento persone hanno applaudito lo spettacolo teatrale di Ola Cavagna L'estrema solitudine, a cura del Teatro Stabile e dell'Associazione Senegalesi a Torino, liberamente ispirato all'opera di Tahar Ben Jelloun. Uno spettacolo recitato con bravura da attori senegalesi.
Positivo anche il bilancio di domenica 3, in cui la world music ha fatto da padrona: sia con la conferenza Musica e intercultura. La musica degli altri nel dialogo tra le culture, sia col concerto del gruppo multietnico Porta Palazzo Ensemble, sia con l'esibizione del virtuoso Vladimir Denissenkov, musicista ucraino tra i maggiori esperti al mondo di 'bayan', la fisarmonica tipica della cultura slava, applaudito da duecento intenditori.
Successo anche per la navetta gratuita che ha collegato Atrium al Centro Interculturale (si bissa durante l'ultimo week end, con partenze ogni ora dalle 15 alle 19 dalla fermata del Tourist bus in piazza Solferino).
Archiviati dunque i primi giorni di Identità e Differenza, il programma prosegue. Mercoledì 6 a partire dalle 9 verrà ospitata la tavola rotonda Pluralismi e convivenze: politiche del confronto interreligioso, organizzata dal Centro Interculturale e dall'Università degli Studi di Torino. Una riflessione approfondita e trasversale sul dialogo tra le religioni, in una prospettiva culturale sia storica sia attuale, che coinvolge alcune tra le più significative esperienze interreligiose istituzionali a livello nazionale ed europeo.
Passando ai laboratori, martedì 5 e mercoledì 6 dalle 15 da segnalare i workshop di canto e musica con gli artisti del progetto …Via Kaboul: sonorità e ritmi tradizionali dal cuore dell'Asia Centrale, organizzati da Musica 90 (info e prenotazioni gratuite al numero 0114343333). Alle 17 poi l'incontro con gli artisti ed i curatori del progetto.
Capitolo cinema: lunedì e martedì prosegue il Travelling Film South Asia, la versione da esportazione della rassegna di documentari Film South Asia.
Giovedì 7 appuntamento, sempre in corso Taranto, con la proiezione del video No, presentato dal Settore Pari Opportunità e Politiche di Genere della Divisione Servizi Educativi della Città di Torino: un documentario di 74 minuti sullo stupro interraziale nella comunità nera. Presente l'autrice, Aishah Shahidah Simmons.
Nella stessa giornata, ma questa volta nella sala 3 del cinema Massimo in via Verdi 18, andrà in onda dalle 9 alle 24 la no-stop cinematografica dedicata a registi israeliani e palestinesi, a cura di Mondi Lontani Mondi Vicini. Ospite d'onore della serata (alle 20.30), Michel Khleifi, regista palestinese co-autore con l'israeliano Eyal Sivan del monumentale documentario Route 181 (evento per Torino), in versione integrale al cinema Massimo (con la prima puntata alle 15.25, la seconda alle 18.35 e l'ultima alle 21.30).
Infine, nell'ultimo week end della manifestazione, menzione di riguardo per lo spettacolo teatrale Shango. La leggenda africana nel mondo, proposto sabato 9 a partire dalle 20.30 dall'Afrofestival Association: in scena la tradizione del popolo Yoruba, una delle etnie più importanti e antiche della Nigeria, narrata attraverso canti, danze, musica, colori dalla neo-compagnia African Theatre, composta da migranti e nativi.
In chiusura, il concerto di domenica 10, quando dalle 21 salirà sul palco del Centro Interculturale il cantante, polistrumentista, coreografo marocchino di origine berbera Nour-Eddine: cantore di melodie mediterranee e del deserto, combinate sapientemente con sonorità più 'moderne' e occidentali. Accompagnato da un gruppo di giovani musicisti maghrebini, con la sua voce straordinaria, Nour-Eddine offrirà al pubblico una performance di grande impatto spettacolare che alternerà melodie avvolgenti dal sapore antico ed evocativo ai ritmi liberatori della danza berbera e andalusa.
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