La città di Torino segnerà con l’arte contemporanea le profonde trasformazioni urbane in atto. Questo il “succo” della relazione presentata dall’assessore Fiorenzo Alfieri, oggi pomeriggio durante la riunione della V Commissione consiliare presieduta da Paola Monaci.
Sono state numerose, negli ultimi decenni le opere collocate in strade, piazze e cortili. Tra queste quelle di Umberto Mastroianni( Il Cavaliere del 1950 e la Nuvola (apparizione alata) del 1957) e un Luigi Mainolfi, (Alle forche caudine 1981)all'esterno della Galleria d'Arte Contemporanea. Nel cortile della Banca Intesa di via Santa Teresa 11 c’è un Arnaldo Pomodoro ( Disco, in forma di rosa del deserto del 1994).
Altri segni più trasgressivi si possono trovare in via Palazzo di Città : Baci Urbani – Piercing del 1996 di Corrado Levi e Gruppo Cliostraat.
Di recente è stato portato a termine un concorso pubblico per l’inserimento di opere di arte contemporanea in spazi significativi. Il concorso ha individuato due vincitori: Riccardo Cordero con “Chakra”, da collocare in piazza Galimberti e Marc Didou con “L’Urlo” da collocare nell’area pedonale intorno al palazzo delle facoltà umanistiche.
Secondo Rudi Fuchs, già direttore del Museo di arte contemporanea di Rivoli, “poche città al mondo (forse nessuna) hanno deciso un intervento d’arte contemporanea così massiccio. L’intento è quello di portare la contemporaneità fra la gente”.
L’assessore Fiorenzo Alfieri ha poi ricordato il lavoro che c’è ancora da fare: proseguire a progettare sulla parte del passante, attualmente in fase di sistemazione, almeno una decina di opere; prevedere imponenti segni d’arte contemporanea alle “sette porte novissime” dove ad ognuna di esse è stato associato un elemento della città; identificare con presenze artistiche le grandi piazze che si trovano lungo l’asse di corso Francia in via di completa ristrutturazione dopo la costruzione della prima linea di metropolitana: piazza Bernini, piazza Rivoli, piazza Massaua; progettare al meglio la sistemazione superficiale delle piazze San Carlo e Vittorio Veneto; caratterizzare le prime dodici stazioni della metropolitana.
Per una delle “novissime”(largo Maroncelli) è stato bandito un concorso pubblico per la progettazione di un opera d’arte da inserire in una rotatoria il cui diametro sarà di circa 75 metri che simboleggi una “porta” della Città.
(G.S.) - Ufficio Stampa del Consiglio comunale
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Torino, 28 Settembre 2004 |
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