“Per evitare che la discussione sui poteri del sindaco non certo per causa mia prenda una pericolosa china di contrapposizione partitica”, ha dichiarato oggi il Sindaco Chiamparino, “ nei prossimi giorni formalizzerò con una lette-ra indirizzata al presidente del consiglio Berlusconi ed ai ministri interessati la richiesta di un decreto ministeriale che riconosca a Torino gli stessi poteri straordinari che sono già stati riconosciuti a Milano, Catania e Palermo in materia di traffico”.
“Spiace constatare”, ha proseguito il Sindaco, “che gli argomenti introdotti da autorevoli esponenti del centro destra, se non sono pretestuosi e strumentali, sono quanto meno infondati: nel caso del Vice Ministro Martinat nessuno ha mai chiesto poteri straordinari per realizzare le opere olimpiche, e l’esempio evocato dal presidente Ghigo invece è infondato perché non si tratta, come avvenuto nel 1997, di gestire risorse aggiuntive stanziate dal governo”.
“I poteri che ho richiesto”, ha aggiunto Chiamparino, “prevedono soltanto la possibilità, qualora se ne presenti la necessità, di utilizzare semplificazioni procedurali e di tempo rispetto a risorse e competenze che sono nostre. Mi riferisco a interventi sul traffico, come l’attuazione delle cosiddette “Olympic Lanes” che ad Atene hanno riscosso molto successo, oppure alla possibilità di intervenire rapidamente per risistemare edifici di proprietà d’altri come il Palazzo del Lavoro che fa capo al Demanio ed è avviato ad un inesorabile degrado”.
“Sarebbe paradossale”, ha concluso il Sindaco, “che ad attuare interventi come quelli citati in tempi di federalismo fosse il prefetto, perché questo si chiamerebbe di fatto commissariamento”. (e.v.)
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