Appresa la notizia della scomparsa di Umberto Agnelli, il presidente del Consiglio comunale Mauro Marino ha commentato: “Con lui perdiamo un altro grande torinese, che molto ha contribuito alla storia recente della nostra città. Un ennesimo lutto ha colpito quest’illustre famiglia che tanto ha saputo dare a Torino ed a tutto il Paese. La scomparsa di Umberto Agnelli – conclude il presidente – è un’altra triste testimonianza di quanto Torino stia cambiando in questo nuovo secolo.”
Michele Coppola, vicepresidente della Sala rossa, afferma: “Sicuramente un’altra triste notizia per la città. Più che doveroso è il ringraziamento al dottor Agnelli per quanto stava facendo per la principale azienda italiana e torinese. Un pensiero sincero a chi a questo punto, ha l'onere di assumere questa importante eredità”
Marco Borgione, capogruppo della Margherita – Alleanza per Torino: “Nell’esprimere il cordoglio, a nome del gruppo, per la scomparsa di Umberto Agnelli, riconosco l’impegno che il Presidente della Fiat ha esercitato affinché l’Azienda imboccasse la strada della ripresa, anche attraverso il conferimento di nuove risorse finanziarie. Partecipiamo a questo nuovo lutto della famiglia Agnelli certi che non verrà meno il loro legame con la città”.
Il gruppo consiliare dei Democratici di sinistra, tramite il suo capogruppo Giuseppe Borgogno, “esprime il suo più sentito cordoglio per la scomparsa del Presidente della FIAT Umberto Agnelli. Vogliamo ricordare e sottolineare l'impegno del dottor Agnelli per la ripresa della Fiat e per mantenerne un ruolo importante nella nostra città. In questo momento di tristezza, la nostra speranza è che quello stesso impegno non venga meno da parte di chi sostituirà il dottor Umberto Agnelli alla guida della Fiat”.
Per il vice capogruppo vicario di Forza Italia, Paolo Chiavarino, “ci lascia un grande manager una persona di stile che ha offerto un contributo generoso al Paese e a Torino anche attraverso un personale impegno in politica e nel campo della cultura”.
“Una perdita gravissima per Torino e per l'Italia – dice da parte sua il capogruppo di Alleanza nazionale Ferdinando Ventriglia - speriamo non irreparabile. Confidiamo nel giovane Lapo per conservare una centralità di Torino nell'industria dell'auto. Temo che se rimaniamo a pure considerazioni di vantaggio, Torino (contrariamente a certo ottimismo superficiale) non sia il migliore territorio su cui investire.
“La scomparsa del dottor Agnelli – commenta la capogruppo di Alleanza popolare-Udeur, Susanna Fucini – ci priva di un altro importante riferimento per la nostra città. E’ stato un uomo certamente di poche parole, ma ugualmente capace comunicarci in modo straordinario il forte legame che lo univa all’azienda e a Torino”.
Dal capogruppo Gianguido Passoni il commento dei Comunisti italiani: “La scomparsa di Umberto Agnelli è un fatto doloroso, considerando anche il poco tempo trascorso dalla morte del fratello Gianni. Ci auguriamo che il grave lutto non metta in crisi le prospettive del gruppo Fiat, e che si trovi il modo per assicurare al gruppo un futuro nell’interesse della città”.
Per Giovanni Airola (capogruppo Lega Nord), “scompare l’ultima figura di una dinastia che ha portato Torino a livello internazionale. La sua morte prematura rende ancora più difficile e incerto il futuro della nostra industria più prestigiosa”.
“La morte di Umberto Agnelli continua il doloroso declino di una dinastia familiare umanamente sfortunata – è la riflessione di Marilde Provera, capogruppo di Rifondazione comunista - e sembra accompagnare la crisi dell’azienda di famiglia costruita dal nonno”.
“Dopo la morte di Gianni, il decesso di Umberto chiude un ciclo dinastico e di politica industriale a Torino. Umberto Agnelli, anche di fronte alle gravi difficoltà del gruppo Fiat, si impegnò nel piano di risanamento, per riconfermare Torino quale capitale dell’auto e dello sviluppo industriale. Con lui scompare una persona che ha voluto bene alla nostra città”, conclude il capogruppo dei Verdi Giovanni Nigro.
(Ufficio stampa del Consiglio comunale)
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