L’Amministrazione comunale, per contrastare l’isolamento e rendere meno difficile la vita delle persone avanti con gli anni, ha deciso avviato un progetto di domiciliarità leggera per gli anziani, destinato in particolare (ma non solo) ai 23 mila torinesi ultra75enni che vivono soli e senza avere figli residenti in città.
Si tratta di un target diverso da quello degli anziani malati cronici non autosufficienti (circa 10mila), a favore dei quali sono previsti interventi diversi (residenze, assistenza domiciliare, assegni di cura, ecc.), più “pesanti”, e per i quali si prevede un prossimo riordino complessivo.
Il progetto Domiciliarità leggera è stato avviato dal luglio 2003, riconoscendo alle Circoscrizioni complessivi 500 mila euro anno, allo scopo di coinvolgere e impegnare associazioni di volontariato in compiti quali il contrasto alla solitudine, la spesa, il disbrigo di pratiche burocratiche, l’accompagnamento per visite mediche, ecc. Saranno quindi le Circoscrizioni, sperimentando una concreta misura di decentramento amministrativo, a coordinare gli interventi domiciliari succitati.
Accanto a questi servizi “leggeri” già attivi - che vanno assicurati tutto l’anno e non solo nel periodo estivo, che contiamo di ulteriormente potenziare coinvolgendo altri volontari e associazioni - sarà attivata nei prossimi mesi un programma di vigilanza attiva, sia attraverso il potenziamento degli affidi familiari e del telesoccorso, sia grazie alle collaborazioni assicurate da Poste Italiane, ASCOM, Confesercenti, Anaci (Amministratori di condominio), CGIL SPI, CISL FNP e UIL UILP, con cui vengono firmati i relativi protocolli d’intesa.
In concreto, il commerciante, il vicino di casa o lo stesso amministratore di condominio, il postino, a seconda dei casi e d’intesa con i servizi sociali di circoscrizione, vigileranno con discrezione e con continuità sulla buona salute della persona anziana: suonando il campanello del portone, verificando che la persiana di casa è stata alzata, telefonando, ecc.
I 23mila anziani che vivono soli a Torino riceveranno nelle prossime settimane una lettera che illustrerà loro queste opportunità. Per fruirne potranno telefonare (011/8123131) al Servizio Aiuto Anziani della città di Torino, che opera già da alcuni anni (contando anche su volontari) a favore di quanti sono vittime di violenze e raggiri e che, da oggi, amplia la sua attività. Il Servizio Aiuto anziani è attivo tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 17; di sera, di notte e nei giorni festivi risponde la Polizia municipale, che collabora al progetto insieme alle altre Forze dell’Ordine. Insieme alla lettera sarà allegato un adesivo con il numero di telefono del Servizio Aiuto Anziani.
TIM, come gli scorsi anni, contribuisce ai progetti di assistenza agli anziani nel periodo estivo, in particolare dotando il Servizio Aiuto Anziani di strumenti informatici e mettendogli a disposizione un fondo per il suo potenziamento e per sostenere le associazioni ivi impegnate.
Altri interventi, finanziati dal Ministero della salute e/o realizzati d’intesa con la Regione Piemonte, particolarmente rivolti a fronteggiare i rischi e i disagi legati alla stagione estiva e al gran caldo, saranno prossimamente presentati.
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