CITTA' DI TORINO - COMUNICATO STAMPA
VALORE DONNA - UN PROGETTO DELL'ORDINE DEGLI ARCHIETTI
Le donne architetto sono cresciute negli ultimi cinque anni in maniera esponenziale, fino a superare in percentuale quello dei colleghi maschi, infatti, nella provincia di Torino rappresentano il 56% del totale.

Se ne è parlato oggi, durante l’audizione della Dottoressa Noemi Gallo, presidente della Commissione Pari Opportunità dell’Ordine degli Architetti, che ha presentato alla Commissione Pari Opportunità del Comune di Torino, presieduta da Monica Cerutti, il progetto “Valore donna”.

Valore Donna è un progetto che tenta di mettere a fuoco molti aspetti della condizione lavorativa delle donne architetto, anche attraverso il dialogo con le istituzioni.

Secondo un’indagine svolta nel 2001, tramite un questionario inviato con il periodico dell’Ordine a 1500 donne (le iscritte di quel periodo) e 500 uomini, sono emersi dati curiosi.

L’architetto donna tipo è: una professionista giovane tra i 36 e 45 anni; è competente e specializzata, (infatti il 90% ha usufruito di formazione post-lauream e il 50% in ambito accademico); il 65% delle donne vive in coppia, il 18% ha figli e famiglia e solo il 16% ha 2 o più figli e lavora full-time.
Al contrario il 75% degli uomini ha figli e lavora full-time.
Nessuna donna supera i 100.000 euro di reddito, il 25% degli uomini sì. Infine il 22% delle intervistate impiega dal 20 al 50% del tempo di lavoro in mansioni di segreteria e commissioni, nonostante il 40% sia titolare del proprio studio.
Nessun collega uomo si trova nelle stesse condizioni.

Da questa analisi – ha commentato la Dottoressa Noemi Gallo - si scopre che il modello della libera professione è prettamente maschile. Questo ovviamente vale anche per i lavori in cantiere, dove è prevalente la figura maschile. Uno degli obiettivi della Commissione Pari Opportunità sarà proprio quello di far pesare maggiormente nella professione il ruolo crescente delle donne.

Nel dibattito è intervenuta la consigliera: Levi Montalcini.

(a.br.) Ufficio Stampa Consiglio Comunale

Torino, 11 Maggio 2004
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