Lo stabilimento Mirafiori della Fiat vive un momento di profonda incertezza e ciò deve portare ad una mobilitazione di tutte le forze attive della società torinese.
Questo il contenuto di una mozione firmata dal gruppo dei Comunisti italiani e approvata questa sera dal Consiglio comunale.
L’azione cittadina deve poter effettuare una sostanziale pressione sul Governo e sul gruppo dirigente della Fiat.
Negli ultimi mesi, prosegue il documento, è migliorato l’assetto finanziario dell’azienda ed anche le vendite hanno registrato un lieve aumento.
Tutto ciò non ha però evitato un brusco ridimensionamento di Mirafiori dimostrato dal continuo ricorso alla cassa integrazione.
Si deve pertanto uscire da questo periodo di grave crisi con la partecipazione di tutte le istituzioni, le forze sociali, il Governo e la popolazione torinese.
E’ necessario che per Mirafiori si apra un confronto con il Governo e con il gruppo dirigente Fiat per porre la questione del rilancio dello stabilimento come luogo di produzione di nuovi modelli, nuove motorizzazioni puntando quindi sull’innovazione tecnologica e sulla ricerca.
La mozione chiede al Sindaco ed alla Giunta comunale di farsi promotori di un’iniziativa pubblica coinvolgendo la Regione, la Provincia, le forze sociali, economiche, il sistema bancario e imprenditoriali. A riproporre la questione Fiat al centro dell’attenzione nazionale dal quale dipende il futuro dell’industria italiana dell’auto. Infine aprire un confronto con il Governo e con i vertici dell’azienda torinese per il rilancio dello stabilimento Mirafiori.
Il documento è stato approvato all’unanimità.
(T.D.) - Ufficio Stampa del Consiglio comunale
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