L’acqua è un bene vitale e l’accesso sia in quantità sia in qualità deve essere riconosciuto un diritto costituzionale umano e sociale.
Gli ecosistemi devono essere considerati come dei beni comuni.
Le collettività pubbliche (dal Comune allo Stato e dalle unioni continentali alla comunità mondiale) devono assicurare il finanzaimento degli investimenti necessari per garantire il diritto dell’acqua potabile per tutti.
Questo il contenuto di una mozione firmata da 15 consiglieri ed approvata questa sera dal Consiglio comunale.
I cittadini inoltre devono partecipare attivamente su basi rappresentative alla realizzazione della politica dell’acqua, dal livello locale a quello mondiale.
L’affidamento attuale del servizio idrico è a carico della Smat spa che risponde ai requisiti posti dalla Legge 267/2000 e cioè: il 100% del capitale sociale è detenuto da enti pubblici e la società realizza per tali enti pressochè interamente la propria attività.
La mozione impegna pertanto il sindaco e la Giunta comunale a procedere all’affidamento alla Smat del servizio idrico per un periodo minimo di 20 anni in applicazione della Legge 267/2000.
Il documento è stato approvato all’unanimità.
Sono intervenuti al dibattito: Ventriglia (A.N.), F.Gallo(Forza Italia),Provera (Rifondazione Comunista) Tealdi (Forza Italia), Altea (A.N.), Nigro (Verdi), Ferragatta (Margherita) Cerutti (D.S.), Passoni (Comunisti Italiani).
(T.D.) - Ufficio Stampa del Consiglio comunale
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