Il Consiglio Comunale ha approvato lo statuto della Fondazione Museo delle Antichità Egizie. Dopo il sì del Consiglio Provinciale, occorre ancora il pronunciamento dell’assemblea regionale per entrare nella fase operativa.
Notevole soddisfazione è stata espressa da Fiorenzo Alfieri, Assessore alla cultura nell’annunciare l’ampio consenso della Sala Rossa. Spiega: “E’ la prima volta che succede in Italia che lo Stato accetti di buon grado che una struttura così importante come il Museo Egizio di Torino, il secondo al mondo dopo il museo del Cairo, possa essere gestito in collaborazione con le realtà locali. Insieme allo Stato, agli Enti locali e alle Fondazioni ex bancarie, Crt e Compagnia di San Paolo, potremo curare la ristrutturazione dell’edificio, il riallestimento delle sale e fin da prossimi mesi, la gestione”.
L’approvazione del Consiglio Comunale arriva ad appena tre giorni dall’entrata in vigore, il 1° maggio, del Codice dei beni culturali. Dopo Torino, analoghe esperienze di gestione mista Stato/territorio sono in preparazione a Pisa, per il Museo delle navi e nell’area di Classe a Ravenna.
“La centralità dell’Egizio è da ripensare all’interno di una pianificazione strategica del sistema museale, quale risorsa per un nuovo sviluppo di Torino e dell’intero Piemonte, anche tenuto conto del processo irreversibile di deindustrializzazione ormai in opera da qualche anno. Avrò modo di esprimere sabato pomeriggio al Ministro per i beni e le attività culturali Giuliano Urbani, che interverrà al Lingotto alla Fiera del Libro, la soddisfazione per aver consentito di realizzare una simile sinergia”, conclude Alfieri.
La Fondazione, che non ha fini di lucro, perseguirà le finalità della valorizzazione, promozione e adeguamento strutturale ed espositivo del palazzo di Via Accademia delle Scienze. Potranno essere organizzati eventi culturali, attività didattiche e divulgative, anche in collaborazione con istituzioni internazionali.
(gf)
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