Cambiano e saranno inasprite le sanzioni per il commercio itinerante su aree vietate.
Con la delibera approvata questa sera in Sala rossa, sono state introdotte le modifiche a questo segmento del commercio su area pubblica.
In base alla normativa attuale (D.Lgs. 114/98), non sono previsti limiti territoriali per i titolari di autorizzazione per il commercio su area pubblica, consentendo pertanto di esercitare il commercio in forma itinerante a Torino, qualunque sia il Comune che ha rilasciato la relativa autorizzazione.
La conseguenza è stato un notevole aumento delle presenze sul territorio cittadino di operatori provenienti anche da altre regioni, con un incremento delle violazioni, soprattutto in aree come il centro storico.
Di fronte a queste violazioni, in passato, veniva applicata una sanzione pecuniaria e, in caso di recidiva, la sospensione dell’autorizzazione fino a un massimo di venti giorni. Queste sanzioni non hanno costituito un valido deterrente. Al fine di determinare un’azione più incisiva, oltre all’applicazione della sanzione pecuniaria si procederà pertanto alla confisca delle attrezzature e della merce.
Per limitate quantità, il sequestro, il successivo trasporto e la custodia sono affidate al corpo di Polizia municipale. Qualora si tratti di merce ingombrante o dei banchetti per la vendita, la rimozione è affidata ad un concessionario individuato tramite gara pubblica ed i costi sono addebitati ai trasgressori.
La merce può essere restituita ai proprietari, previo pagamento delle spese di rimozione e custodia, quantificate in base ai costi che la città sostiene per il servizio di rimozione.
Il provvedimento è stato approvato con il voto favorevole dei partiti della maggioranza e di Alleanza popolare - UDEUR, contrario di Rifondazione comunista. Forza Italia, Alleanza nazionale e Lega nord non hanno partecipato al voto per protesta nei confronti dell’assessore Tessore che ha espresso parere contrario ad un ulteriore esame del provvedimento in sede di commissione.
(A.B.) - Ufficio stampa Consiglio comunale
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