I meccanismi sociali di discriminazione e di esclusione producono un impoverimento di risorse personali e abilità nella vita sociale e di relazione. Le donne disabili subiscono una duplice discriminazione determinata dall’handicap e dal genere.
Infatti, sono più vulnerabili dal punto di vista fisico, psicologico e sociale e sono più svantaggiate sul mercato del lavoro e sottopagate.
Una mozione firmata da 11 consiglieri, è stata discussa oggi pomeriggio, durante la seduta congiunta della Commissione Pari Opportunità presidente Monica Cerutti e IV Commissione presidente Domenico Gallo, a cui ha partecipato l’assessore Pozzi.
Il documento impegna l’Amministrazione a sviluppare le “pari opportunità” e a sostenere una completa legislazione nazionale antidiscriminatoria, che tenga conto dei bisogni delle donne disabili.
Che vengano assunti nella pianificazione delle politiche sulla disabilità, da parte del Comune, i principi della Dichiarazione di Madrid. La Dichiarazione del 2002, afferma principi importanti per un processo di rinnovamento a favore dei 50 milioni di disabili presenti in Europa e auspica azioni positive a favore delle donne portatrici di handicap.
Inoltre, la mozione invita a prendere come regola che politiche per la responsabilità siano di tutta l’Amministrazione e non competenza di un solo Assessorato.
Il presidente Gallo ha ribadito che “Questa mozione è una svolta importante. Si è sempre parlato della disabilità in tutte le forme, ma mai delle donne. Per questo motivo, si deve fare attenzione a non ghettizzare la questione”.
Sono intervenuti al dibattito i consiglieri: Centillo, Levi Montalcini, Andreis Keller.
(a.br.) Ufficio Stampa del Consiglio Comunale
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