Nuove norme per l’utilizzo dei cartelloni pubblicitari. Le propone la Giunta al Consiglio comunale, che ha competenza in materia di regolamenti. Questa mattina è stata infatti approvata una delibera che chiede di introdurre sia limitazioni alle campagne pubblicitarie aventi per contenuto i servizi funerari sia l’introduzione di norme per allargare, al maggior numero possibile di operatori, l’utilizzo degli spazi pubblici di affissione.
“Si deve segnalare – spiega Gian Luigi Bonino, Assessore ai Tributi e alla Polizia Municipale – che negli ultimi anni, sugli impianti di affissione a gestione diretta si sta assistendo ad un aumento notevole delle campagne pubblicitarie aventi per oggetto i servizi funerari. Nei primi mesi di quest’anno questo tipo di comunicazione da solo rappresenta il 45%”.
La decisione assunta oggi introduce norme per evitare in futuro un impatto così invasivo, in quanto il mezzo pubblicitario è di grande effetto visivo:” A Torino, più che altrove – sottolinea l’Assessore – questa comunicazione così massiccia ha urtato la sensibilità di molti cittadini che ci hanno segnalato il loro disagio. Ed anche diversi consiglieri comunali hanno sottolineato la necessità di attenuare il fenomeno”.
L’utilizzo continuo e massivo di comunicazioni si porrebbe, inoltre, in contrasto con il principio di discrezione contenuto nell’articolo 20 del regolamento del servizio mortuario e cimiteriale, che impone alla pubblicità discrezione, oggettività e onestà.
In materia di servizi funerari, quindi, se il Consiglio comunale approverà la proposta, le imprese di pompe funebri non potranno più occupare oltre il 5% degli spazi pubblicitari gestiti direttamente dal Comune o a mezzo concessione e le campagne, che dovranno distanziarsi l’una dall’altra almeno di due mesi, non potranno superare il numero massimo di quattro per anno. Inoltre, le affissioni di questo genere non potranno comparire su tabelloni o stendardi nei pressi degli ingressi d’ospedali, camere mortuarie, cimiteri, case di riposo. Dovranno rispettare il limite di 250 metri.
Riguardo le affissioni a contenuto commerciale, si disporrebbe che le prenotazioni di spazi pubblicitari non potranno più essere effettuate oltre i tre mesi antecedenti il giorno dell’affissione e per ogni campagna non dovranno essere prenotati più del 5% degli spazi nell’ambito dello stesso mese.
(gf)
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